Coronavirus. "Vademecum terapeutico per trattamento a domicilio"

Rossi: "Abbiamo costruito insieme agli specialisti un vademecum terapeutico che consente ai medici di famiglia di poter procedere alle prime cure"

Medici

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Firenze, 28 marzo 2020 - Un vademecum per i medici di famiglia sulle cure da prestare ai propri pazienti affetti da coronavirus. E' quanto ha predisposto la Regione Toscana con una nuova ordinanza predisposta dal presidente Enrico Rossi e presentata in diretta su Facebook al termine di due giorni di lavoro con un team di esperti e medici.

"Abbiamo costruito - ha spiegato Rossi - insieme agli specialisti un vademecum terapeutico che consente ai medici di poter procedere alle prime cure, a primi tentativi che 'seppure con modesta evidenza di efficacia', sta scritto nell'allegato all'ordinanza, consentono però un primo trattamento".

Per Rossi si tratta di "prime indicazioni pratiche per il trattamento a domicilio del Covid 19; noi pensiamo che in questo modo si possa ristabilire innanzitutto la centralità del medico di famiglia e la centralità del paziente, anche nella prima fase in cui ha bisogno di cure. Poi verranno altre soluzioni altri comparti nei quali l'aggravarsi della malattia può trovare una soluzione". Viene così valorizzato "il ruolo fondamentale dei medici di famiglia di occuparsi del proprio paziente, di essere cioè la porta d'accesso ai servizi sanitari regionali, sia nella fase iniziale, sia eventualmente nella fase terminale, quando un cittadino volesse esprimere il proprio diritto di essere curato nella fase terminale a casa, assistito presso il proprio domicilio".

"Questo modo di affrontare il problema deve vedere da parte della Regione - ha detto ancora il presidente - un impegno forte a fornire tutti i dispositivi di protezione individuale di cui i medici hanno bisogno: mascherine di tipo ffp2, mascherine chirurgiche, tuta integrale monouso, occhiali, guanti, sovrascarpe. Sono convinto che riusciremo a fornire ai medici, ai pediatri, ai medici della continuità e agli infermieri questo tipo di attrezzature indispensabili".

Accanto ai medici di famiglia arriveranno poi le Unità Soccorso Continuativo Assistenziale (Usca), già viste in azione nel nord Italia per i prelievi sul territorio. Saranno, ha spietato il presidente Rossi, "una ogni 30mila abitanti e saranno composte da infermieri e medici della continuita' che effettueranno i sopralluoghi e il prelievo del tampone qualora si dovesse fare una verifica su un caso sospetto". Obiettivo della Regione è salvaguardare gli ospedali, anche grazie alla creazione degli alberghi sanitari, "almeno uno per provincia e per un totale di 3mila posti letto", ha detto ancora Rossi, e altri 400 posti di cure intermedie, con "sorveglianza medico-infermieristica continua e la possibilità di fare una prima terapia con l'ossigeno". "In questo modo - ha affermato il presidente - noi pensiamo di costruire sul territorio tanti e importanti presidi prima di giungere all'ospedale, che è una risorsa che va usata nel modo più appropriato". "Sono profondamente convinto - ha concluso - che la vera sfida si vince rafforzando gli ospedali, come stiamo facendo, ma soprattutto la battaglia si vince sul territorio".

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