Coronavirus, in Toscana nuova ordinanza: ora il test solo ai casi sospetti / AGGIORNAMENTI

In Toscana ci sono 8 casi positivi, solo due sono stati confermati dall'Istituto superiore di Sanità, gli altri sono in attesa di conferma

I virologi al lavoro sul Coronavirus

I virologi al lavoro sul Coronavirus

Firenze, 29 febbraio 2020 - La Toscana conta otto casi di positività al coronavirus. Ricordiamo però che ad oggi due soltanto sono stati confermati dall'Istituto superiore di Sanità. Per gli altri sei, appunto, bisogna attendere l'ufficialità dell'Iss (Istituto superiore di Sanità). Già ieri erano emersi altri due tamponi positivi, entrambi legati al giocatore della Pianese risultato positivo al test del Covid-19 (QUI L'ARTICOLO)

Intanto il presidente della Regione Enrico Rossi ha emesso un'ordinanza quadro per disciplinare quanto è stato disposto finora in Toscana in materia di prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il testo è stato redatto seguendo le linee dettate dal Ministero della salute.

La nuova ordinanza 

I cittadini, qualora manifestino sintomi come febbre, tosse o altri sintomi influenzali, devono rivolgersi sempre al proprio medico di famiglia, privilegiando il contatto telefonico dal proprio domicilio. Se provengono da una zona rossa devono chiamare il numero verde dedeicato o i numeri delle aziende sanitarie territoriali che indicheranno il percorso più adatto. Il ricorso agli ospedali, sempre tramite percorsi dedicati, viene limitato solo ai casi più gravi. I test diagnostici per la verifica della positività vengono effettuati solo ed esclusivamente sui casi sospetti, come definiti dalle disposizioni nazionali. I casi positivi saranno sempre identificati con ordinanza del sindaco del comune di residenza, quale autorità sanitaria. Sulla base delle indicazioni delle aziende sanitarie locali, sarà sempre il sindaco a emanare le eventuali ordinanze riguardanti la persona contagiata e le sue relazioni. Tra gli allegati dell'ordinanza ci sono infatti anche i modelli per la quarantena e per l'isolamento fiduciario. L'ordinanza ricorda che i casi sospetti sono solo coloro che presentano la doppia condizione: provenienza da una delle zone rosse e/o contatto stretto con persone portatrici di virus e sintomatologia febbrile e/o respiratoria in atto. L’ordinanza elenca e ricorda inoltre la serie di buone pratiche su igiene e sanità pubbliche che sono tenuti a attuare i sindaci, come l’affissione delle informazioni sulle misure di prevenzione rese note dal Ministero della salute nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università, negli uffici delle restanti pubbliche amministrazioni. Sindaci e associazioni di categoria devono provvedere alla diffusione e alla promozione delle informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie presso gli esercizi commerciali. Le aziende di trasporto pubblico, da parte loro, devono adottare interventi straordinari di pulizia dei mezzi. L’ordinanza ricorda infine che vengono sospesi fino al 15 marzo i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

Pianese, aumentano i casi 

Un quarto giocatore della Pianese, la squadra di calcio di Piancastagnaio (Siena) che milita nel campionato di serie C, è risultato «positivo al Covid-19». Il calciatore al momento si trova «in isolamento nella sua abitazione ed è sotto osservazione da parte delle autorità competenti». Degli altri giocatori due sono seguiti dai servizi sanitari toscani, un altro è in isolamento a Ravenna. In totale sono cinque i casi sospetti positivi al coronavirus all'interno della società di calcio di Piancastagnaio. Oltre ai quattro giocatori, infatti, tra i sospetti positivi nei giorni scorsi anche un collaboratore della società che si trova ricoverato all'ospedale di Siena.

​​Isolamento domiciliare: i numeri

In Toscana, a stamani, sono 884 le persone in isolamento domiciliare. Di queste 393 sono state prese in carico attraverso il numero dedicato delle Asl, 138 sono contatti stretti di casi positivi probabili o confermati e 353 bambini e studenti o loro familiari: in questo caso si tratta di ragazzi cinesi, per i quali l'isolamento è scattato in seguito alle segnalazioni arrivate alla Asl Toscana centro (Firenze-Prato-Pistoia) dai dirigenti scolastici, perché allievi di ritorno dalla Cina. I 393 presi in carico attraverso il numero dedicato delle Aziende sanitarie sono così distribuiti: 165 nella Asl Toscana Centro, 113 in quella Nord Ovest (che comprende le province di Lucca-Massa Carrara-Pisa-Livorno), 115 in quella sud est (Arezzo-Siena-Grosseto). Per i 138 contatti stretti dei casi positivi probabili o confermati 93 sono nell'Asl Toscana Centro, 21 in quella Nord Ovest e 24 in quella Sud Est.

"Spero di non aver diffuso il virus"

"Spero di non aver infettato nessuno". Lo ripete di continuo. Per lui sarebbe il dispiacere più grande. Teme di essere stato causa del contagio di un suo amico in Norvegia, anche lui risultato positivo al tampone: in realtà, essendosi ammalati quasi contemporaneamente, è impossibile stabilire chi dei due sia stato per primo il veicolo del coronavirus. "Il virus non gli fa paura, forse anche perché è un nordico", commentano i sanitari dell’ospedale di Ponte a Niccheri, alle porte di Firenze, dove il ventiseinene norvegese, è ricoverato da martedì sera, in isolamento, nel reparto di malattie infettive. Ma non gli fa paura forse anche perché il suo decorso è stato buono e, a parte febbre e tosse, è uscito rapidamente dalla sindrome.

Parla l’informatico di Pescia: "Sto bene, aspetto di uscire dal reparto"

 «Sto bene, da almeno un giorno non ho più alcun sintomo, aspetto solo che i medici mi lascino andare". Sono queste le parole dell’informatico 49enne di Pescia che arrivano dal reparto di malattie infettive dell’ospedale San Jacopo dove è stato dichiarato clinicamente guarito dal Coronavirus. L’uomo in ospedale da sabato, come annunciato dal direttore generale dell’Asl toscana centro, Paolo Morello, finirà la sua "quarantena in ospedale".

 

 

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