Dopo la tragedia di Corinaldo: al concerto di Emis Killa tra festa e metal detector

Abbiamo trascorso una serata al Viper Theatre di Firenze, pochi giorni dopo il gravissimo episodio che ha causato sei giovanissime morti in una discoteca nelle Marche

Un momento dei controlli al Viper Theatre prima dell'evento (Marco Mori / New Press Photo)

Un momento dei controlli al Viper Theatre prima dell'evento (Marco Mori / New Press Photo)

Firenze, 14 dicembre 2018 -  «Sono qui con mia figlia, l’ho accompagnata io. Dopo quello che è successo… non potevo farne a meno. Ora incrocio le dita, speriamo bene». Laura è una mamma, giovedì sera ha deciso di lasciare il marito a casa e accompagnare sua figlia di 16 anni al Viper Theatre di via Pistoiese. E’ preoccupata, guarda a destra e a sinistra, poi incrocia lo sguardo della security e si tranquillizza. Dopo la tragedia di Corinaldo, in provincia di Ancona, ha provato a convincere sua figlia a rimandare l’appuntamento ma no. Non ci è riuscita: la sua bimba ci teneva troppo e così si è messa le scarpe e l’ha accompagnata al concerto di Emis Killa, il rapper ventinovenne in tour con il nuovo album Supereroe. Laura, nonostante l’atmosfera serena e le risate spensierate dei ragazzi, non può fare a meno di pensare alle immagini di quella notte che ha lasciato sei vittime e decine di feriti.

Già nei giorni scorsi, il rapper con un milione di iscritti sul canale YouTube, ha condannato la ‘brutta’ moda dello spray al peperoncino ma ha lanciato ai suoi fan un messaggio forte e chiaro: «Non voglio che il male l'abbia vinta sul bene, e non voglio che i miei fan si chiudano in casa per la paura. Come essere umano sento il dovere di andare sul palco in un momento così buio».

Una macchina dei carabinieri monitora la strada. Sono dodici, invece, gli uomini della Seven Security che controllano che tutto proceda per il verso giusto e nessuno intrufoli all’interno strumenti pericolosi. «I nostri addetti presidiano gli ingressi e la sala. Con il metal detector controlliamo che nessuno porti dentro spray urticanti, tra le cause di quello che è accaduto ad Ancona. A chi ha borse, zaini o tasche troppo larghe chiediamo di farci vedere all’interno o svuotarle. Non possiamo fare perquisizioni fisiche, e questo è un limite per il nostro mestiere» spiega Filippo Rossi, responsabile della Seven Security chiamata a gestire la sicurezza del primo grande evento, dedicato a un pubblico di adolescenti, post-Ancona.

Gli ingressi sono bloccati, gli steward controllano a uno a uno gli avventori tenendo d’occhio il conta persone. «Questa sera non arriviamo a 700 persone quando la capienza del locale è di 800. I nostri controlli sono sempre molto scrupolosi. Per la corretta riuscita di un evento rispettare i limiti di capienza, fare un attento lavoro di filtraggio all’ingresso e scegliere una struttura a norma sono requisiti indispensabili» sottolinea Claudio Bertini, una delle anime della P.R.G., azienda leader nell’organizzazione di concerti e spettacoli.

Mentre Emis Killa dà il via alla musica, alcuni genitori sono fuori in macchina ad aspettare i ragazzi: «E’ una passione che non condivido quella per i rapper, spesso mandano messaggi sbagliati. Sono molto preoccupato, non mi muovo di qui» lancia una frecciatina un papà.

Ma l’entusiasmo dei ragazzi è più forte di ogni timore. Per alcuni sembra quasi che quanto successo ad Ancona appartenga a un passato più che remoto. «Paura? Zero. E’ stata una tragedia che non ha nulla a che fare con la musica che ascoltiamo» racconta un quattordicenne.

Non è dello stesso parere la sorella maggiore di due anni: «Non posso fare a meno di pensare a quanto accaduto ma oramai avevano comprato già i biglietti da più di un mese. I nostri genitori sono molto preoccupati, prima di uscire ci hanno fatto una lista di cose da non fare». I più spensierati sono proprio loro, i suoi fan, con telefonino puntato sul proprio idolo ma con la mano pronta a rispondere ai Whatsapp di mamme e papà. E la fine del concerto ha dato ragione a Emis Killa: tutto è filato per il verso giusto e il bene ha trionfato.

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