Cori "devi morire", il fratello del ragazzo deceduto: "Non ce l'ho con i fiorentini"

Il caso durante la partita del Cagliari contro i viola: un giovane è spirato per un malore

Il ricordo di Astori dei tifosi del Cagliari, nella stessa partita i cori della vergogna

Il ricordo di Astori dei tifosi del Cagliari, nella stessa partita i cori della vergogna

Firenze, 20 marzo 2019 - Il fratello del tifoso morto per infarto durante la partita Cagliari-Fiorentina perdona i tifosi viola che avevano intonato i cori "devi morire" mentre l'uomo che si era accasciato sugli spalti riceveva gli inutili soccorsi.

"Vorrei che la societa' della Fiorentina, il sindaco della citta' di Firenze e tutti i veri tifosi - scrive in una lettera pubblicata da L'Unione Sarda - sappiano che nè io, nè tanto meno la mia famiglia ci sentiamo offesi dai cori contro la vita di mio fratello. Perché so bene cosa vuol dire stare in uno stadio - spiega il fratello di Daniele Atzori -, dove la competizione diventa palpabile anche negli spalti. Dove lo sfotto' diventa protagonista tra le tifoserie, dove la passione ti porta a dire cose che nel quotidiano non si pensano minimamente. Amo Firenze, amo i fiorentini, la culla della nostra lingua e so, come anche Dany sapeva, che cori così ci sono e sempre ci saranno negli spalti, ma che sono e devono restare tali, senza assorbirli, senza offendersi... senza 'ti aspetto fuori'.

Alessandro Atzori ricorda anche la presidenza della Fiorentina "che ha chiamato la mia famiglia per scusarsi dell'accaduto, anche se - sottolinea - non c'e' nulla di cui chiedere scusa" perche' suo fratello "e' morto per via del suo cuore, non dei cori di pochi scalmanati insensibili".

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