Cooperante fiorentino morto a Capo Verde, al momento nessun indagato

Gli inquirenti vogliono approfondire il caso, perché la dinamica non è chiara

David Solazzo

David Solazzo

Firenze, 3 maggio 2019 - La morte del cooperante fiorentino David Solazzo, trovato senza vita nella sua casa sull'isola di Fogo l'1 maggio, sarebbe «avvenuto per l'emorragia provocata da tagli profondi sul braccio destro» e «al momento non sono state aperte indagini verso terzi». Lo avrebbe riferito il procuratore della Repubblica dello Stato di Capoverde, Silvia Soares, al console italiano nell'arcipelago Luigi Zirpoli secondo quanto rende noto un comunicato stampa diffuso stasera dalla ong fiorentina Cospe per la quale lavorava Solazzo. «La volontà degli inquirenti - prosegue il Cospe - è comunque di approfondire il caso, dato che la dinamica dei fatti non è ancora chiara. La procura della Repubblica di Capoverde rilascerà a breve una dichiarazione scritta.

«I risultati dell'autopsia stabiliscono alcuni punti fermi - afferma nel comunicato Giorgio Menchini, presidente della ong Cospe - Tuttavia riteniamo importante che le indagini facciano chiarezza sull'intera dinamica dell'accaduto, ed escludano sulla base di ulteriori accertamenti l'assenza di coinvolgimento di soggetti terzi. Rinnovando la nostra fiducia nelle autorità inquirenti, continueremo dunque a seguire con attenzione lo sviluppo delle indagini per garantire che sia fatta piena luce sui fatti che hanno portato alla tragica scomparsa di David, garantendo la nostra collaborazione e sostegno alla famiglia». «Auspichiamo che la procura di Capo Verde - commenta l'avvocato della famiglia Solazzo, Giovanni Conticelli - faccia ogni indagine con estremo rigore, non tralasciando nessun aspetto, non accontentandosi di una generica ipotesi di incidente domestico».

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