Spinte, insulti e graffi al volto. Controllore aggredito in autobus da due turisti

Chiede il biglietto a due turisti Usa: aggredito tre volte in pochi minuti

Un controllore Ataf è stato aggredito da due turisti americani (foto d’archivio)

Un controllore Ataf è stato aggredito da due turisti americani (foto d’archivio)

Firenze, 20 luglio 2018 - La sua unica colpa è stata quella di voler fare bene il suo lavoro e onorare il tesserino di riconoscimento che porta. Così il controllore Ataf si è avvicinato e ha chiesto il biglietto ai passeggeri dell’autobus, come fa sempre d’altra parte. Non poteva di certo immaginare che in cambio sarebbe stato aggredito per tre volte consecutive. E’ successo a bordo di un autobus cittadino, sulla linea 12 che collega la Rotonda Barbetti al piazzale Michelangelo, all’altezza di piazza San Marco.

Erano le 12.30 circa quando un verificatore Ataf è salito a bordo del mezzo, molto utilizzato anche dai turisti, per controllare che tutti gli utenti fossero muniti di un regolare titolo di viaggio o comunque in regola con le modalità di pagamento. Quando l’uomo si è avvicinato a due turisti statunitensi, risultati essere in seguito padre e figlio, entrambi sprovvisti del biglietto, non ha fatto in tempo nemmeno a chiedere di mostrare il titolo di viaggio che i due lo hanno aggredito verbalmente per allontanarlo e cercare la via di fuga alla successiva fermata. Ma il controllore, deciso a non dargliela assolutamente vinta, è sceso anche lui quando le porte si sono aperte e ha cercato di fermare i due.

Allora, padre e figlio, di 44 e 19 anni, indispettiti hanno aggredito l’uomo con minacce e spintoni sempre più violenti tanto da spingere la vittima a cercare rifugio su un’auto. La disavventura non è finita qui. Il verificatore ha incontrato nuovamente la coppia, a pochi metri da piazza San Marco. I due, quando lo hanno riconosciuto, lo hanno prima offeso e poi spintonato e graffiato sul viso. L’episodio però non è sfuggito a un collega che ha immediatamente chiamato la polizia ed è intervenuto in soccorso del malcapitato trattenendo i due aggressori, raggiunti poi dalla moglie e dall’altra figlia.

I POLIZIOTTI non si sono fatti aspettare: nel giro di pochi minuti sono arrivati e hanno denunciato il 44enne e il 19enne per resistenza. Una battaglia quella per la sicurezza a bordo di taxi e mezzi pubblici che lavoratori e sindacati stanno portando avanti da anni. «Esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza al collega coinvolto in questo spiacevole episodio. Al contempo sono profondamente preoccupato del fatto che, chiunque si alzi un po’ agitato la mattina, si senta autorizzato a scaricare le proprie frustrazioni aggredendo il primo ignaro lavoratore, intento a svolgere solo il proprio lavoro» non usa giri di parole Massimo Milli di Faisa-Cisal Ataf Firenze. Lo stesso Milli chiede anche «di continuare a monitorare le vetture con impianti di videosorveglianza a bordo. Si tratta - spiega il sindacalsita – di mezzi fondamentali per la sicurezza sia degli utenti che di chi lavora a bordo dei mezzi di trasporto ed è esposto tutti i giorni a pericoli di ogni tipo». 

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