"Class action contro il Consorzio di bonifica. I legali a disposizione dei cittadini"

Contributo bonifica, proposta choc di Fratelli d’Italia. Ma l’Aduc frena

Consorzio di bonifica

Consorzio di bonifica

Firenze, 17 luglio 2017 - Dopo l’invito a non pagare le bollette arrivato da Mario Razzanelli e la richiesta di Marco Stella di rimettere i servizi dei Consorzi di bonifica in mano alla Regione, il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, Giovanni Donzelli, lancia una class action e mette a disposizione dei cittadini uno sportello informativo.

Per rivolgersi allo sportello basta chiamare i numeri 055.2387216 - 346.1297135, oppure scrivere all'indirizzo e-mail [email protected]. E' possibile anche presentarsi fisicamente dal lunedì al giovedì al gruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale della Toscana di via Cavour 4 a Firenze (in orari d'ufficio). Per agevolare coloro i quali hanno difficoltà a raggiungere il centro di Firenze lo sportello è aperto anche il lunedì e il mercoledì dalle 16 alle 18 presso la sede fiorentina di Fratelli d'Italia, in via Frusa 37 a Firenze.

«Abbiamo dato mandato ai nostri legali – dice Donzelli – di valutare la legittimità di imporre ai cittadini i contributi che vengono richiesti da parte dei consorzi di bonifica, dei quali in questi giorni molti stanno ricevendo comunicazione. L’ipotesi è quella di agire attraverso una class action».Questo sulla falsariga di quanto fatto nel 2015, quando il consigliere aveva già preso un’iniziativa simile «mettendo a disposizione uno sportello legale per il ricalcolo delle pensioni per aiutare i cittadini a chiedere la restituzione dei soldi indebitamente incassati dal governo Renzi».

«Tasse, imposte, contributi: anche se tecnicamente sono cose diverse si tratta comunque di soldi – prosegue Donzelli – che incidono in maniera assolutamente spropositata sui bilanci delle famiglie. Bisogna rendersi conto che la gente non ne può più di trovare, ogni volta, qualcosa in più da pagare». «E’ assurdo – sottolinea – che tutti i proprietari di immobili siano costretti a versare una cifra ad un ente che neanche sanno di cosa si occupi e quali siano i vantaggi che da esso trarrebbero, requisito necessario per imporre il contributo. In ogni caso non è giusto che i cittadini siano trattati come numeri e indirizzi ai quali spedire bollette da pagare, senza essere in alcun modo coinvolti in questi processi». Per questo il consigliere annuncia di voler mettere i legali a disposizione dei cittadini, che potranno rivolgersi ad uno sportello dove riceveranno informazioni su come comportarsi e su come eventualmente aderire alla causa collettiva.

 

 

 

PERPLESSITÀ sulla class action arrivano però dal presidente di Aduc, l’associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori, Vincenzo Donvito. «L’imposta è legittima», dichiara. «Ed è altrettanto legittimo – aggiunge – che il contributo venga esteso anche a persone che prima non versavano il tributo. Anche abolire i consorzi di bonifica e affidarne i servizi alla Regione non è detto che sia una buona idea. Bisogna vedere – conclude Donvito – se il gioco vale la candela».

«IL RICORSO può essere legittimo? In effetti – fa presente Fulvio Farnesi, presidente di Federconsumatori Toscana – per coloro che non avevano mai pagato e per i quali il beneficio fino ad oggi non valeva, può essere un’ipotesi. Non giurerei però sul risultato». Una semplificazione, d’altra parte, negli ultimi anni c’è stata.

Con la riforma dei consorzi di bonifica, che risale al 2012, la Regione ha soppresso i vari consorzi e consorzietti (erano tredici in Toscana), raggruppandoli in sei enti: Toscana Sud, Toscana Nord, Alto Valdarno, Medio Valdarno, Basso Valdarno, Toscana Costa. Nell’area che oggi è stata affidata al consorzio 3 Medio Valdarno operavano prima della riforma tre consorzi.

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