Gestione dei bus toscani ai francesi. Rossi: "Subito il via all'assegnazione"

I tre punti della sentenza del Consiglio di Stato. Il governatore: "Altri ricorsi? materia per l'Avvocatura"

Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana

Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana

Firenze, 11 dicembre 2019 - "Ci sarà chi potrà continuare a sviluppare il contenzioso, ma noi ora procediamo con serenità all'assegnazione definitiva. Ricorsi ulteriori non ci spaventano. I ricorsi non sono più argomento per noi, risponderà ancora una volta la nostra avvocatura". Così  Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, commentando la sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso contro il provvedimento con cui la gestione del trasporto pubblico su gomma  viene assegnato ad Autolinee Toscane, compagnia facente capo al colosso francese Ratp. "Con i tempi tecnici necessari - ha aggiunto Rossi - ora siamo pronti a  firmare il nuovo contratto".

Il Consiglio di Stato nella sentenza annunciata oggi ha infatti respinto tutte le impugnazioni proposte da Mobit scarl - il consorzio composto dai gestori in carica (aziende pubbliche e private che da sempre svolgono il servizio in Toscana) e confermato la legittimità della condotta dell'amministrazione regionale. In una nota della Regione si legge che:

1) il Consiglio di Stato ha detto che è legittimo il lotto unico regionale, ovvero una gara per il trasporto locale in tutta la Toscana da assegnare in blocco. Mobit lo aveva contestato perché "solo una società strutturata avrebbe potuto partecipare ad un lotto unico, con una restrizione alla concorrenza". E' invece legittimo, spiegano i giudici, perché si tratta di una materia su cui la scelta della Regione è discrezionale e gli atti di gara sono comunque stati a suo tempo visionati dall'Autorità garante per la concorrenza di mercato che aveva segnalato solo alcune modifiche.

2) La sentenza chiarisce anche in via definitiva che è legittima in base al regolamento comunitario 1370 del 2007 la partecipazione di Ratp al cui gruppo fa capo Autolinee Toscane.

3) Il Consiglio di Sttao si è pronunciato positivamente per la Regione anche sulla richiesta a entrambi  i concorrenti, di presentare un secondo Pef, il piano economico e finanziario, per superare i vizi iniziali messi in evidenza dal Tar e che i documenti di ambedue contenevano. Dopo la sentenza del Tar, Mobit aveva chiesto di mandare a monte l'intera gara. I Pef, secondo il Consiglio di Stato, sono documenti giustificativi, che non alterano l'offerta economica: semplicemente spiegano perché sta in piedi. L'offerta rimane quella iniziale e dunque non c'era bisogno di bandire una nuova gara.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro