La Asl licenzia il dipendente che aveva preso una mazzetta

Insieme a un consulente del lavoro si era fatto pagare 2mila euro per "chiudere un occhio" sulle irregolarità in un locale

Carabinieri

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Firenze, 5 dicembre 2019 - La Asl Toscana Centro ha avviato le procedure di licenziamento per un dipendente, arrestato in flagranza il 27 settembre scorso per concussione dai carabinieri di Borgo San Lorenzo insieme a un consulente del lavoro. I due furono fermati dopo aver ricevuto 2mila euro da un ristoratore, denaro che sarebbe stato da loro preteso come ricompensa per aver 'chiuso un occhio' su alcune presunte irregolarità nel locale.

Il dipendente Asl è andato in pensione nei giorni scorsi ma, in base a quanto emerso, l'avvio delle procedure di licenziamento avrà ripercussioni sul suo assegno pensionistico e sul Tfr.

Dopo l'episodio il dipendente, 62enne, impiegato presso l'unità funzionale semplice veterinaria e sicurezza alimentare della Asl Mugello, era stato posto agli arresti domiciliari, misura di recente revocatagli. In base a quanto emerso, non sarebbero stati individuati altri casi di concussione da verifiche effettuate dai carabinieri, coordinati dal pm Leopoldo De Gregorio, nell'ambito dei circa 70 commercianti del Mugello che negli ultimi tre anni sono stati oggetto di accertamenti da parte del dipendente Asl.

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