Concorsopoli, la Finanza in azione

Si indaga su una mancata inchiesta. Ospedale di Careggi, acquisiti gli atti dalle Fiamme gialle di Genova

Guardia di Finanza

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Firenze, 3 maggio 2019 - Un’inchiesta su una mancata inchiesta fa tremare la procura di Firenze. La magistratura di Genova ha infatti acceso, per competenza, i riflettori sulle condotte di almeno un magistrato. L’oggetto del fascicolo, aperto nei confronti di soggetti «noti» per i reati, in concorso, di concussione, falso, omessa denuncia e omissione d’atti d’ufficio, nei giorni scorsi ha portato i finanzieri del Gico di Genova, guidati dal colonnello Maurizio Cintura, ad acquisire gli atti di un concorso per primario di chirurgia maxillo facciale dell’ospedale di Careggi, vinto dal dottor Giuseppe Spinelli, noto anche per essere il presidente dell’Att, l’associazione Toscana Tumori.

Dal 2016, in virtù di una vittoria al fotofinish su altri due concorrenti, dopo la scrematura su un parterre più ampio e molto referenziato, Spinelli è il direttore di quel reparto. Ma ancor prima che la gara venisse conclusa si erano concentrati alcuni esposti, inizialmente anonimi: secondo chi denunciava (era il 2015) Spinelli aveva guadagnato punteggio accreditandosi svariati interventi, come primo operatore o come tutor, quando in realtà non sarebbe stato presente in sala operatoria. Ma il concorso si fece ugualmente, Spinelli lo vinse per un punto sul secondo e un punto e mezzo sul terzo e, nonostante gli esposti e pure alcuni ricorsi al Tar dei «vinti», ottenne regolarmente l’incarico.

Anzi i guai cominciarono per chi aveva denunciato. L’avvocato che aveva presentato l’esposto (corredato delle presenze in sala operatoria a Careggi e al pediatrico Meyer, altro luogo di lavoro di Spinelli) per conto di un suo assistito che voleva restare anonimo, avvalendosi del segreto professionale, venne indagato per ricettazione: non era titolato, sosteneva la procura fiorentina, ad avere le «carte», riservate, delle presenze in sala operatoria. Con lui, venne indagato anche il suo cliente, che poi, scopriranno gli inquirenti, era uno degli specializzandi di Spinelli. Sarebbe stato lui a procurarsi la documentazione sulle presenze e per questo accusato di accesso abusivo a sistemi informatici.

Ma non è tutto. Anche un alto militare della guardia di finanza, in servizio in procura, che aveva ricevuto un input a verificare sull’archiviazione del fascicolo Spinelli, si ritrovò indagato per abuso d’ufficio. Oggi non è più in servizio. Quel fascicolo verrà archiviato, nei confronti di tutti e tre, il 30 maggio 2016. E’ risultato inoltre che l’avvocato ed il suo assistito, ed il militare delle fiamme gialle non si conoscevano. Ma oggi tutto questo torna di stragrande attualità, visto che i pm genovesi Vittorio Ranieri Miniati e Sabrina Monteverde, hanno ordinato alle fiamme gialle di acquisire tutta la documentazione del concorso di maxillo facciale, gli esposti dell’avvocato e pure i nominativi dei pazienti del chirurgo dal 2014 ad oggi.

Ma il «caso Spinelli» ha trovato nuova spinta anche nelle intercettazioni che il pm Tommaso Coletta ha effettuato nell’ambito dell’inchiesta sulla ‘cattedropoli’ di Careggi. «Paolo – dice, intercettato, il chirurgo plastico Marco Innocenti all’ex prorettore Bechi, quest’ultimo indagato con l’accusa di aver turbato le procedure nei concorsi –, quello (si riferisce a Giuseppe Spinelli) va scardinato tutto, capito? Perché è una piovra... E’ una specie di... non so nemmeno come dire... una staffetta di presunte coperture, raccomandazioni, per cui quell’altro ti copre perché crede che, ma più che altro, lui è stato capillare nella penetrazione e... tutte le volte, perché... Certo, deve incassare qualche sconfitta, perché lo sa fare, è quindi alla fine, però riesce sempre a farla franca! Questo va radiato! Va buttato fuori!».

 

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