Con i turisti la convivenza è possibile

Mario

Lombardi *

Il turista e il fiorentino. Oggi vorrei analizzare proprio la figura del turista e del suo rapporto con il fiorentino doc! Chi vive qui e soprattutto in centro, sa benissimo di dover convivere con lo straniero! Il turista è un ospite pagante nel nostro appartamento città, è l’invadente che però aiuta economicamente il bilancio familiare, è colui che ci fa inorgoglire di abitare in quel luogo, il testimone di altre esistenze e potrei continuare all’infinito. Ricordo le dichiarazioni positive dei fiorentini, sul ritrovare una Firenze tutta per loro durante il Covid per poi subito, lamentarsi della perdita economica. Il fiorentino ha quindi costantemente con lui, un rapporto di odio e amore, lo vorrebbe elegante, danaroso, di buone maniere, insomma, consono a tanta bellezza! Ecco invece ritrovarci in mezzo ad orde di lombrichi guidati da una bandierina, che scorrazzano per le nostre strette vie dimenticandoci che anche noi spesso facciamo la loro stessa fine. La conoscenza della diversità, può essere un primo passo verso la reciproca sopportazione. Il turista americano che regala laute mance, non è sempre un ricco sfondato, per loro la mancia è un fatto culturale, il giapponese che corre fra un posto all’altro è nell’unica vacanza occidentale della sua vita e sta solo cercando di memorizzare il tutto, il turista francese non è sempre pieno di boria, il loro è uno dei primi Stati europei che si sono formati e diversamente da noi, hanno un orgoglio nazionale, il turista di lingua spagnola che non smette mai di parlare viene da un clima più mite che ha spinto per secoli la gente a frequentare più di frequente i luoghi aperti e a farsi sentire alzando la voce. Ogni tanto dovremmo ricordarci che in fondo, siamo tutti turisti in questo mondo, anche senza uscire dal nostro Paese!

* Docente in pensione

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