E il Comune si scusa: "Siamo dispiaciuti"

L’assessore Cecilia Del Re: "Certi episodi non devono accadere, la tramvia è sostenuta anche dagli introiti della tassa di soggiorno"

L’assessore al turismo di Palazzo Vecchio, Cecilia Del Re

L’assessore al turismo di Palazzo Vecchio, Cecilia Del Re

Firenze, 31 ottobre 2019 -  Come trasformare una vacanza da sogno in una disavventura da dimenticare. L’inconveniente capitato ai croceristi stranieri in escursione da Livorno a Firenze, è di quelli che rovina la meraviglia di un viaggio, l’idea di una città a lungo sospirata per la sua bellezza, e che immediatamente diventa un ricordo spiacevole, da scordare prima possibile. E anche se Ataf ha tolto multa, presentando le scuse ai turisti maltrattati, resta il sapore di una città poco accogliente, sgradevole con gli stranieri. Per questo anche l’assessore al turismo di Palazzo Vecchio, Cecilia Del Re, aggiunge le sue scuse a quelle già arrivate dai gestori della tramvia, su cui è accaduto il disguido per la mancata obliterazione del biglietto.

«Siamo dispiaciuti per l’accaduto, e ogni qualvolta viene segnalato agli uffici del turismo dai nostri visitatori un disservizio legato al trasporto pubblico provvediamo a contestarlo al gestore – ha detto l’assessore Del Re –. Tra l’altro, la tramvia viene sostenuta anche grazie agli introiti provenienti dall’imposta di soggiorno, ovvero grazie a ciò che i turisti lasciano sul territorio. Speriamo che questi episodi non si ripetano più».  

Molto severe la reazione da parte delle associazioni di categoria, a cominciare da Aldo Cursano, vicepresidente di Confcommercio Toscana, che in merito alla disavventura dei turisti multati perché la loro guida non è stata abbastanza veloce da obliterare i 50 ticket ha detto: «Nell’accoglienza a Firenze c’è qualcosa da rivedere, serve una riflessione profonda da fare tutti insieme – afferma –. Forse c’è stata una leggerezza da parte di chi guidava il gruppo, forse non si è accorto che il tempo per timbrare i biglietti non sarebbe bastato, ma comunque un eventuale sbaglio non può essere scaricato su tutti i visitatori».  

Altrettanto amareggiato è Francesco Bechi, numero uno di Federalberghi, il quale, oltre a dispiacersi per quanto avvenuto giovedì sulla tramvia, pone la questione su un altro piano: «Il ’daily tourism’ (il turismo giornaliero ndr ) – spiega – necessita assolutamente di una riorganizzazione e proprio la situazione di Villa Costanza, da un po’ di tempo a questa parte presa d’assalto da chi visita Firenze anche solo per poche ore, è sintomatica». Per questo secondo Bechi si dovrebbe tornare a pianificare i flussi turistici: «E’’ chiaro – prosegue – che cinquanta o cento visitatori che arrivano all’improvviso su un mezzo quotidianamente utilizzato da studenti e pendolari possono creare qualche disagio. Non glieli vogliamo concedere cinque minuti per obliterare cinquanta biglietti?» Ed ecco il suo suggerimento: «L’informatica potrebbe supplire all’obliterazione meccanica sulla tramvia. Farebbe molto comodo, specialmente quando ci sono grandi flussi di persone a bordo».  

La faccenda delle multe lascia l’amaro in bocca un po’ a tutti gli addetti ai lavori del turismo. Cristina Pagani, presidente di Assohotel va giù pesante: «Se i controllori sono così fiscali e non usano un po’ di buonsenso neanche di fronte a una situazione che oggettivamente non ha niente di doloso... beh credo che qualche domanda dovremmo porcela». Poi Pagani, prima di dare un consiglio pratico («Non so se esista un biglietto cumulativo, unico per i grandi gruppi di persone. Forse sarebbe il caso di introdurlo»), invoca per Firenze «un sistema di accoglienza integrato in grado di evitare anche situazioni spiacevoli come queste». Infine si toglie un sassolino dalla scarpa tornando sulla faccenda dell’aumento dell’imposta di soggiorno che in queste ore sta sollevando le consuete polemiche tra gli operatori del settore turistico:

«Ci è sempre stato detto che gli introiti di questa tassa sarebbero serviti anche a migliorare il trasporto pubblico. A quanto pare per il momento è stato fatto ben poco. Ci saranno degli aumenti? Ok, ma facciamone buon uso. Faccio un esempio: «La tramvia che va a Peretola non ha uno spazio adeguato per i bagagli e spesso chi vi si reca per prendere l’aereo è costretto a rincorrere il trolley che se ne va a spasso sul tram... Ma, dico io, è mai possibile?».  

Olga Mugnaini © RIPRODUZIONE RISERVATA

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