Machete e coltelli nel video: identificati e denunciati i protagonisti del filmato

Firenze, la scena ripresa all'arco di San Pierino

Firenze, 3 agosto 2022 - Scattano le denunce, dopo le identificazioni, per il gruppo di giovani che hanno mostrato coltelli e machete nella zona dell'arco di San Pierino, in pieno centro storico a Firenze, postando poi un video sui social con le lame. Un video minaccioso che aveva preoccupato i residenti e i commercianti intorno all'arco di San Pierino, che proprio lo scorso 23 luglio sarebbe stato peraltro teatro di una violenta rissa tra due gruppi di cittadini stranieri armati di bastoni e coltelli.

Sull'episodio delle scorse settimane sono tuttora in corso accertamenti, ma la polizia di Firenze ha sequestrato proprio i tre coltelli che sarebbero stati mostrati in rete nelle immagini ora al vaglio degli investigatori. Gli stessi non escludono anche la possibile partecipazione alla rissa di San Pierino da parte dei protagonisti del video.

I Falchi della Squadra Mobile hanno trovato gli strumenti da taglio ben nascosti in una strada della zona, riuscendo in poco tempo a risalire ai cittadini magrebini sospettati di essere quelli che appaiono nel breve cortometraggio. Tre - di età compresa tra i 15 e i 21 anni - sono stati rintracciati questa mattina nelle loro dimore fiorentine tra il Centro e lo Statuto, sottoposti a fermo per identificazione e al momento denunciati per il reato di porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.

Nel corso dei controlli nelle abitazioni, dove sono stati identificati altri due giovani tunisini di 25 e 26 anni, la Polizia ha sequestrato coltelli, alcuni grammi di hashish, marijuana e cocaina, oltre a quasi 5.000 euro in contanti. Per tutte e cinque le persone identificate nel corso dell'attività odierna, è subito scattata una denuncia per illecita detenzione di sostanze stupefacenti in concorso.

Nei confronti dei due maggiorenni di 19 e 21 anni, per gli investigatori entrambi riconducibili al noto video, la Questura di Firenze, attraverso il suo Ufficio Immigrazione, ha subito avviato le procedure di espulsione dal territorio nazionale. Il minore è stato invece affidato ad un centro di accoglienza.

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