Assembramenti a pranzo: in coda per avere un panino, distanziamento sociale a rischio

Il caso via dei Neri: in pieno giorno folla come prima dell’emergenza Covid. L’impresa degli steward che cercano di far rispettare l’uso delle mascherine

Turisti in coda per un panino (New Press Photo)

Turisti in coda per un panino (New Press Photo)

Firenze, 20 agosto 2020 - Sono  scattati i controlli dalle 18 in poi, per evitare che l’ora dell’aperitivo sia occasione di assembramenti e di contagio. E subito si pone un interrogativo: a pranzo, tutto è lecito? I panini di via dei Neri sembrano un richiamo ancora più forte dello spritz. Tanto che da giorni si registrano ingorghi e ammucchiate degne dell’uscita da uno stadio. Le code iniziano già in tarda mattinata e vanno avanti praticamente tutto il giorno. E vani sono i tentativi dei poveri steward incaricati di mantenere un minimo di distanziamento sociale. E come vuoi fare con quel marasma? E’ vero che almeno un richiamo a quelli che girano senza mascherina lo riescono a fare. Ma come si può pretendere di azzannare una schiacciata con la finocchiona senza scoprirsi la bocca? E infatti è un disastro. La situazione in quel tratto di strada, proprio sotto le finestre di Palazzo Vecchio, è tornata identica a prima dell’emergenza Coronavirus. Compresa abitudine di sedersi sui marciapiedi, sulla soglia delle porte delle abitazioni, su ogni scalino e persino per terra. Così, le centinaia di persone in fila per quei panini tanto celebri sulla rete – ieri la coda arrivava fino a metà di via Castellani – si sommano a chi il panino l’ha già conquistato e che si ferma lì, accampato come può a mangiarselo. Alla faccia, appunto, delle regole antiCovid, come se il virus uscisse dopo le 6 del pomeriggio. Mica saranno tutti congiunti, quelli che si ritrovano in via dei Neri per il pranzo? Se no, chi deve controllare? "L’ultima ordinanza emessa dal ministro Speranza parla di controlli da effettuare dalle 18 in poi – spiega la vicesindaca Cristina Giachi –. Ma nonostante ciò, ho dato indicazione alla polizia municipale di intensificare i sopralluoghi anche nella fascia oraria del pranzo, perché le regole vadano rispettate sempre. E le regole dicono che nei luoghi pubblici, in presenza di altre persone, va indossata la mascherina". Tommaso Mazzanti, titolare dell’Antico Vinaio, che è uno dei locali oggetto di tanto richiamo, da parte sua è ben felice di tutta quella folla, dopo un periodo di quasi vuoto: "Da due settimane vediamo più movimento in centro, ci sono più turisti quasi tutti italiani - afferma –, e questo è un buon segnale per la città. Noi, fortunatamente, abbiamo ripreso a lavorare, anche se non come negli anni passati. Proprio per evitare assembramenti e fare in modo che tutti rispettino le misure di sicurezza abbiamo quattro addetti al controllo, affiancati da due dei nostri dipendenti, nei momenti di maggiore affluenza, con l’obbligo di vigilare sulle persone in attesa, affinché tutti indossino la mascherina e siano alla giusta distanza". Inoltre, da giugno l’Antico Vinaio ha lanciato anche un’app che permette di acquistare e pagare online e ritirare in negozio, in modo da snellire ulteriormente i tempi di attesa ed evitare la fila. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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