di Stefano Brogioni FIRENZE E’ stata arrestata un attimo prima del colloquio con suo figlio, detenuto al "Gozzini", la versione più soft del carcere di Sollicciano. Nascosti nell’intimo, la madre aveva cinque grammi di cocaina, un po’ di hashish e tre pasticche di Subutex, un farmaco a base di oppioidei. Ma il controllo effettuato sabato mattina, non pare un’iniziativa estemporanea, piuttosto un tassello di un’inchiesta più ampio che ha per oggetto un vero e proprio ’mercato’ di stupefacenti che coinvolge i detenuti della struttura, con inevitabili aiuti dall’esterno. L’inchiesta, aperta dal sostituto procuratore Paolo Barlucchi e oggi affidata dal pm Gianni Tei, ha preso da un altro sequestro di droga, avvenuto mesi fa all’esterno del carcere: la persona trovata con la droga, stava infatti per andare a trovare un congiunto recluso al Gozzini. Ma chi è la donna arrestata sabato? Si tratta di Sabrina Caramico, residente a Montelupo. E’ la madre di Alessio Martini, il giovane, oggi 24enne, che nell’ottobre del 2017, proprio a causa della sua dipendenza dagli stupefacenti, ferì quasi a morte una ragazza di 17 anni aggredita all’alba nel parco dell’Ambrogiana. Si giustificò dicendo di averlo fatto per prenderle il cellulare, da barattare in cambio di stupefacenti. Martini è stato condannato a dieci anni per tentato omicidio, anche nel processo d’Appello. La droga che la madre-corriere stava trasportando era destinata a lui. Con la Caramico, è stato fermato anche un uomo che l’accompagnava, Toufik Lamtame, origini nordafricane. Li attende l’udienza di convalida davanti al gip. L’arresto è stato effettuato dal personale della polizia penitenziaria. L’input è arrivato dall’indagine in corso, che per altro non è ancora giunta al capolinea, grazie a delle intercettazioni, forse anche ambientali. Gli inquirenti erano convinti che il colloquio tra madre e figlio non fosse soltanto l’occasione per un saluto. Ma fosse appunto il momento della ...
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