REDAZIONE FIRENZE

Classe II F - Scuola secondaria di primo grado Arrighetto da Settimello di Calenzano

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Il sangue ha caratteristiche così particolari da non poter essere riprodotto in laboratorio e tanto meno venduto in una farmacia, ma si può soltanto donare - così esordisce il dottor Luigi Bartoletti, presidente emerito del gruppo Fratres di Sesto Fiorentino. Il sangue non si vende né si compra, si dona o si riceve. La donazione è un gesto d’amore verso qualcuno che ne ha bisogno. Nel mondo, ogni due secondi, qualcuno ha bisogno di sangue. Chi può donare il sangue? Risponde la dottoressa Antonella Bertelli, direttrice del servizio trasfusioni: possono donare le persone tra i 18 e i 65 anni, in buona salute, che non hanno malattie infettive (Aids, epatite B e C, sifilide), con un valore di emoglobina adeguato e una corretta pressione arteriosa. Il sangue può essere donato ogni tre mesi, le donne in età fertile ogni sei. I donatori vengono sottoposti a test ematici, quindi anche la loro salute è tenuta sotto controllo, per questo "Donare fa bene". Per una donazione di sangue intero occorrono circa 10 minuti e la quantità stabilita per legge è di 450ml. È possibile donare sangue in uno degli oltre 300 centri trasfusionali o nei punti di raccolta ospedalieri o nelle Unità Mobili. Ma quante sacche di sangue occorrono per una trasfusione? Quale elemento dobbiamo tenere sotto controllo? L’emoglobina è l’ago della bilancia. Ogni sacca di sangue aumenta di 1g l’emoglobina totale. Se un malato ha 6g di emoglobina e vogliamo che questo valore salga a 9g, il medico predispone una trasfusione di 3 sacche, quindi abbiamo bisogno di 3 donatori. In Italia si effettuano circa 8.000 donazioni al giorno. Ma possiamo donare soltanto il sangue? No, continua la dottoressa Bertelli, possiamo donare anche il plasma, la componente liquida del sangue. Attraverso la plasmaferesi, la parte corpuscolare del sangue viene separata dalla parte liquida, composta da acqua, sali minerali e proteine ad alto valore terapeutico quali l’albumina, utilizzata per curare varie patologie, i fattori della coagulazione, indicati nel trattamento dell’emofilia e di altre malattie emorragiche congenite, immunoglobuline, utilizzate per il trattamento dell’immunodeficienze primitive. Il 70% dei plasmaderivati utilizzati in Italia deriva da plasma raccolto con donazioni, il restante 30% è prodotto grazie al plasma raccolto all’estero: l’obiettivo è raggiungere l’autosufficienza. Non solo: quando nasce un bambino, i genitori possono donare il sangue del cordone ombelicale che può essere utilizzato o conservato per un’eventuale necessità futura del neonato. Infine un semplice gesto fondamentale: quando sottoscrivi la carta d’identità, ricordati di dare il consenso, in caso di morte, all’espianto dei tuoi organi.