Firenze, il caro bollette si abbatte sul cinema Principe. "Così si chiude"

"Ho ricevuto dei conti incredibili per la luce: così si chiude", dice il direttore Rinaldi. A rischio una delle sale storiche della città

Il cinema Principe di viale Matteotti

Il cinema Principe di viale Matteotti

Firenze, 25 settembre 2022 - Il caro bollette violento degli ultimi mesi potrebbe avere, fra le tante, una conseguenza: la chiusura delle sale cinematografiche. Francesco Rinaldi – direttore del gruppo ’Stasera al cinema’, con Principe, Fiamma e Marconi a Firenze, oltre alla multisala Lux a Pistoia, al Cinema8 di Montevarchi e alla multisala di S.Croce sull’Arno, per un totale di 25 schermi – è disperato.

«Ho ricevuto delle bollette della luce con cifre a cui stentavo a credere", dice Rinaldi. "Avevamo deciso di tenere aperte, in agosto, soltanto tre strutture: il Marconi a Firenze, il Lux e Cinema8 in Toscana. Abbiamo fatto orari ridotti, soltanto uno spettacolo al pomeriggio e uno alla sera. Abbiamo usato le sale più piccole. Abbiamo usato tutti gli accorgimenti possibili: avevamo impianti di condizionamento a basso consumo di energia. E nonostante questo, le bollette di agosto sono state tragiche".

Di quali cifre si parla, Rinaldi? "Al cinema Marconi è arrivata una bolletta di 6.000 euro di elettricità; per il Lux 5.000. Quattromila euro per il cinema di Santa Croce. E persino il cinema Principe, chiuso in agosto, con tutte le luci spente, con il frigorifero spento – abbiamo regalato tutti i gelati alle parrocchie vicine – mi ha ‘regalato’ una bolletta di 900 euro. La spesa per le bollette è già, da sola, superiore agli incassi. Ma ci sono anche il personale da pagare, e tutte le altre spese. Così si chiude".

A settembre avete riaperto anche le altre sale fiorentine, Principe e Fiamma, due sale storiche dell’area fiorentina.

"Sì, ma mi chiedo: che cosa arriverà in bolletta fra qualche settimana? Le tariffe sono aumentate a luglio, ad agosto sono aumentate ancora. Ci sono aziende che stanno facendo una speculazione vergognosa sui prezzi dell’energia. E noi siamo in ginocchio".

Che cosa pensate di fare?

"Cerchiamo di limitare i costi il più possibile. Usiamo l’impianto di condizionamento al minimo, stiamo attenti a tutto. Ma poi vediamo che succederà. Se ancora le bollette da sole saranno più alte degli incassi, saremo inginocchiati, paralizzati. Con questi costi, dopo due anni di pandemia, con il cinema che stava ripartendo, rischia di essere la mazzata finale".

C’è stato in questi giorni ’Cinema in festa’, con il biglietto ridotto.

"E infatti le presenze sono state buone. Stanno per arrivare molti titoli, la gente ha voglia di tornare a frequentare le sale. Ma noi con questi prezzi non riusciamo. E da novembre arriverà il nuovo problema, quello del riscaldamento. Sarebbe terribile veder chiudere un cinema storico, che è stato di mio padre, al quale è legata la storia stessa della città di Firenze, della sua cultura cinematografica".

Al Principe sono passate tante anteprime, tanti registi, tanti film. Un pezzo della storia di questa città. Per non parlare del fatto che, con la chiusura delle sale, ci sarebbero famiglie di operatori del settore in mezzo alla strada. Un altro tassello a una crisi sociale che – grazie a guerra e speculazione che vanno a braccetto – rischia di creare un altro pezzetto di deserto, nel tessuto culturale delle nostre città.

 

 

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