Careggi, intervento chirurgico di dieci ore per salvare un 47enne

Eliminata grande massa tumorale. I chirurghi si sono alternati per dieci ore consecutive

Alcuni dei protagonisti dell’eccezionale intervento chirurgico effettuato a Careggi

Alcuni dei protagonisti dell’eccezionale intervento chirurgico effettuato a Careggi

Firenze, 12 maggio 2021 - Delicato intervento chirurgico al San Luca di Careggi, dove un uomo di 47 anni è stato sottoposto a una nefrectomia radicale, con asportazione di un voluminoso trombo neoplastico della vena cava inferiore.

La particolarità che rende l’intervento eccezionale sta nel fatto che l’operazione è stata interamente condotta con tecnica robotica. L’intervento ha previsto tre diversi posizionamenti del paziente e l’impiego simultaneo di duplice ecografia, per valutare l’estensione della trombosi neoplastica. I chirurghi si sono alternati in console per circa 10 ore complessive. Si tratta del primo caso all’ospedale Careggi, del primo caso mai eseguito in Toscana e uno dei pochi eseguiti in Italia.

Questo approccio ha consentito di rimuovere il tumore tramite piccoli fori di accesso per le braccia robotiche, grazie a una equipe multidisciplinare coordinata dal professor Andrea Minervini e dal professor Paolo Muiesan responsabile di chirurgia epatobilaire e a cui hanno partecipato il professor Antonio Taddei, il dottor Riccardo Fantechi e il dottor Gianni Vittori di urologia. Il professor Minervini, responsabile del programma di chirurgia mini-invasiva robotica, fa parte di Urologia oncologica, mini-invasiva robotica e andrologica dell’azienda universitaria di Careggi diretta dal professor Marco Carini.

L’urologia di Firenze è tra i centri pionieri della chirurgia renale e della chirurgia robotica con più di 1000 procedure robotiche condotte ogni anno e detiene il primato nazionale per interventi condotti sui tre più importanti tumori urologici, il tumore della prostata, il tumore del rene e il tumore della vescica. L’equipe anestesiologica è stata diretta dalla dottoressa Laura Paparella, di anestesia oncologica e terapia intensiva guidata dal professor Stefano Romagnoli, mentre il team infermieristico è stato coordinato da Roberta Fusco. Il paziente operato si trova ora a casa dopo quattro giorni di degenza, in ottime condizioni.

 

 

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