Raccolta firme della Lega, ieri al Parco delle Cascine, per chiedere che il polmone verde di Firenze, in cui spaccio e criminalità hanno trovato terreno fertile, venga recintato. Una misura, questa, già proposta diverse volte dai salviniani, ma sempre bocciata dall’amministrazione che la ritiene infattibile per la vastità dell’area da chiudere. Decine le adesioni raccolte dal Carroccio che si è ritrovato con i suoi iscritti e i suoi dirigenti cittadini davanti alla passerella dell’Isolotto con striscioni e cartelli che riportavano le scritte "Stop al degrado" e "Padroni a casa nostra". Il gruppo, poi, ha sfilato fino alla fermata della Tramvia Monni, teatro, sempre più spesso, di gravissimi fatti di cronaca. "Siamo furiosi per le ultime notizie di cronaca - dichiara Federico Bussolin, capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio e segretario provinciale - tra omicidi, risse tra bande, accoltellamenti e spaccio di droga Firenze non è più la stessa. In questo Parco - continua - sono presenti bande di delinquenti che spacciano e minacciano: vogliamo subito il centro per i rimpatri. Come Lega ci faremo promotori poi dell’installazione di una recinzione del Parco stesso, monitorando ingressi e uscite perché quello che vediamo oggi nei pressi della fermata della tramvia è pura anarchia, uno schifo". I partecipanti alla manifestazione di ieri, per solidarizzare con Susanna Ceccardi – vittima di minacce di morte – hanno indossato una maglietta con il volto dell’eurodeputata (che il 9 giugno correrà per la rielezione a Bruxelles) per rimarcare la libertà di opinione sancita dalla Costituzione. Ceccardi, nei giorni scorsi, ha realizzato dei manifesti per sensibilizzare le donne musulmane sul fatto che in Italia e in Europa hanno gli stessi diritti dei loro mariti.
A.P.