Morte di Chiara Ugolini, la uccide e poi fugge verso sud, "Sapevo che era a casa"

La folle corsa dalla provincia di Verona a Firenze, dove Emanuele Impellizzeri è stato bloccato dalla polizia stradale per l'omicidio di una 27enne

Chiara Ugolini, la vittima

Chiara Ugolini, la vittima

Firenze, 6 settembre 2021 - L'avrebbe uccisa perché si era intromessa in una lite tra lui e la sua ragazza. Emanuele Impellizzeri, 38 anni, non lo dice apertamente ma questo sarebbe il movente per la morte di Chiara Ugolini, 27 anni.

L'omicidio è avvenuto in provincia di Verona, a Calmasino di Bardolino ma l'uomo, che ha progettato una lucida fuga prelevando anche denaro, è stato bloccato dalla polizia stradale a Firenze Impruneta, sull'autostrada, alcune centinaia di km più a sud. Dove volesse andare è ancora un mistero.

L'uomo ha solo detto "L'ho uccisa domenica perché sapevo che l'avrei trovata a casa". Una tragedia per il paese in provincia di Verona che sconvolge tutti. L'uomo, che si trova ora in carcere a Sollicciano, è accusato di omicidio volontario aggravato. 

Il movente dunque sarebbe nella rabbia che covava l'uomo per la ragazza, che si sarebbe intromessa in una violenta lite tra il 38enne e la fidanzata di lui. Impellizzeri avrebbe giurato a Chiara Ugolini che gliel'avrebbe fatta pagare. 

Già condannato per rapina, reati contro il patrimonio e resistenza a pubblico ufficiale, era in affidamento in prova ai servizi sociali nell'abitazione a piano terra della palazzina a tre piani in cui viveva anche la vittima. Era uscito dal carcere soltanto a giugno. 

Lo sguardo vacuo, privo di qualunque espressione, l'uomo si è limitato a dire agli investigatori che il delitto era avvenuto domenica perchè «sapeva che avrebbe trovato Chiara a casa». Anche su cosa abbia spinto la donna ad aprire la porta a Impellizzeri (i carabinieri non hanno trovato alcuna traccia evidente di effrazione) pur conoscendone il carattere irascibile e violento, al momento le ipotesi degli investigatori restano vaghe.

L'uomo, che nel suo profilo Facebook si raffigurava con simboli riguardanti il fascismo, ha fatto delle parziali ammissioni sull'accaduto, confermate peraltro dai vestiti sporchi di sangue e dai graffi al volto che la vittima gli ha inferto nel disperato tentativo di difendersi. Ma si è chiuso in un silenzio impenetrabile circa le ragioni del gesto.