REDAZIONE FIRENZE

"A Palazzo Pitti con un coltello": il blitz di Striscia la notizia. La replica di Schmidt

Chiara Squaglia, inviata della trasmissione di Canale 5 sarebbe riuscita a entrare "senza subire controlli di alcun tipo". Il direttore degli Uffizi: "Metal detector sostituito da altri mezzi di protezione"

L'immagine pubblicata sul sito di "Striscia la notizia"

Firenze, 15 febbraio 2018 - Blitz dell'inviata di 'Striscia la notizia'Chiara Squaglia, che «con un coltello nello zaino, è riuscita ad entrare senza subire controlli di alcun tipo a Palazzo Pitti ed è riuscita a raggiungere facilmente anche il Museo degli Argenti, dove si trova il ciclo di affreschi raffigurante Maometto», opera per la quale Pitti è considerato «secondo gli analisti del Viminale potenziale bersaglio del terrorismo di matrice islamica».

È quanto fa sapere la stessa trasmissione tv di Canale 5 che manderà in onda il servizio. Squaglia, si spiega ancora in una nota, «ha poi chiesto un incontro con il direttore per parlare del problema della sicurezza, capire a cosa sia dovuta la carenza di controlli e come mai l'ingresso sia ancora sprovvisto di metal detector (quello vecchio è stato rimosso da anni). Ma non ha ottenuto risposte».

Una risposta arriva dal direttore degli Uffizi, Eike Schmidt: "Non ci risulta nessuna richiesta di commento da parte di Striscia la Notizia. Altrimenti avrei potuto chiarire soprattutto che nel ciclo di affreschi di Giovanni da San Giovanni dedicato alle 'Glorie dei Medici' non è raffigurato il profeta Maometto ma invece il sultano Ottomano Maometto II, contemporaneo di Lorenzo il Magnifico, che nel 1453 conquistò Costantinopoli. Si tratta quindi di un'immagine politica e non religiosa".  Schmidt commenta così l'anticipazione del servizio dell'inviata di 'Striscia'.

"Diversamente rispetto agli Uffizi, che, tra i pochi musei in Europa, sono protetti con i metal detector - aggiunge poi Schmidt - a Palazzo Pitti, dove sono accolti vari uffici dello Stato oltre ai musei, tra i quali anche una stazione con un nucleo speciale dei carabinieri, la postazione del metal detector attivata dopo l'attacco alle Torri Gemelle è stata abbandonata dopo alcuni anni perché poco efficace, e quindi sostituita con altri mezzi e protocolli di protezione"