Chianti, firmato il patto per il lavoro

L’accordo, sottoscritto a San Casciano, riguarda l’occupazione, la formazione e il territorio

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Ieri mattina la Regione Toscana ha siglato l’accordo per il lavoro nel Chianti. "La firma della Regione - spiega il consigliere per il lavoro e le crisi aziendali, Valerio Fabiani - chiude il cerchio istituzionale e segna l’avvio di una fase nuova, che porterà alla stipula di un Patto per il lavoro nel Chianti, a partire dalla vertenza dell’ex cementificio di Testi". L’accordo, sottoscritto a San Casciano, riguarda l’occupazione, lo sviluppo, la formazione e l’ambiente del Chianti. Fabiani è stato poi a Greve dove ha incontrato i lavoratori dell’ex cementificio (ora di proprietà Buzzi Unicem) in un luogo simbolo: il presidio dove per quasi un anno sono stati impegnati i dipendenti.

A fare gli onori di casa il sindaco di San Casciano, Roberto Ciappi, e quello di Greve in Chianti, Paolo Sottani. Il documento prevede azioni per un adeguato ricollocamento degli ex dipendenti di Testi e per quanti sono rimasti senza occupazione.

Tra gli impegni assunti delle amministrazioni comunali c’è anche la costituzione di "alleanze formative" per specializzare figure professionali fra i giovani, in collaborazione con le imprese della zona. "Con questo atto - ha aggiunto Fabiani - si entra nella logica di bacino territoriale di occupazione: si condividono dati e interventi da parte di tutti gli attori, che possono generare e governare l’occupazione, ovvero le Istituzioni, le organizzazioni di categoria, i Sindacati. L’obiettivo - ha concluso - è porre le basi per una reindustrializzazione del sito".

A sottoscrivere l’accordo con la Regione - che fa da cornice a quello sindacale, siglato nel giugno scorso - sono state le amministrazioni di Greve in Chianti, San Casciano Val di Pesa, Barberino Tavarnelle, Impruneta e Bagno a Ripoli. L’impegno è condiviso dalle organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil) insieme a Confindustria, Cia, Cna, Coldiretti, Confartigianato, Confapindustria, Unione degli agricoltori, Confesercenti, Camera di commercio di Firenze e Chiantiform. Ciascuno darà il proprio contributo.

Ilaria Biancalani

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