Cena dal 26, ma fuori. "Regole folli"

Tra 10 giorni si potrà tornare a mangiare al ristorante: I gestori: "Discriminato chi non ha spazi esterni"

Migration

L’annuncio del premier Draghi della possibilità per i ristoranti di aprire a pranzo e a cena da lunedì 26 aprile, ma solo all’aperto, non ha convinto i leader dei movimenti nati durante la pandemia, che annunciano nuove proteste. "Non sono vere aperture, sono mini aperture, che discriminano quei ristoranti che non hanno la possibilità di far sedere all’aperto", commenta Momi El Hawy, di Ioapro. "È una caramella amara quella di Draghi. Ci aspettavamo aperture totali, con le regole indicate per la scorsa estate dal comitato tecnico scientifico". "Le dichiarazioni del premier sono inaccettabili. E’ un tentativo di dividere la categoria e lasciare indietro sempre qualcuno. Perché all’interno dei locali non si possono rispettare le stesse regole delle mense degli Autogrill? Eravamo stati categorici. Non ci sono locali di serie A e serie B. La gente ha bisogno di lavorare. Non accetteremo questa situazione", fa sapere Pasquale Naccari, presidente di Tni Italia e Ristoratori Toscana, rilanciando l’hashtag #blocchiamolitalia.

Le aperture, secondo Tni, dovrebbero invece partire da domenica 25 aprile, a pranzo e a cena, sia dentro che fuori i locali. L’associazione rappresentante del mondo Horeca chiede inoltre che ai tavoli siano ammessi i frequentatori abituali, non solo i congiunti, che i clienti possano pagare in contanti, non solo con le carte elettroniche. Tni dice no anche al distanziamento di due metri, al pass vaccinale e al coprifuoco. Posizione conciliante, invece quella di Aldo Cursano, presidente di Fipe-Confcommercio Toscana. "Soddisfatti non lo siamo, certo. Ma è un segnale importante quello arrivato da Draghi, che avevamo chiesto, io, personalmente, insieme alla delegazione nazionale di Confcommercio, martedì scorso a Roma". "Certo, resta il fatto che chi non ha tavolini all’aperto non può aprire il 26 aprile, ma solo continuare con asporto e consegna a domicilio. A maggio, però, si potrà ripartire con aperture maggiori, si andrà verso l’eliminazione del coprifuoco".