Cellulare a scuola, le regole: "Vanno tenuti spenti negli zaini. Requisirli è un problema"

A Bologna un istituto li fa riporre in un cassetto all'inizio delle lezioni. A Firenze in tutti i regolamenti scolastici vige il divieto di utilizzarli a scuola. "Ma qualcuno che prova a fare il furbo c'è sempre"

Firenze, 13 settembre 2022 - Lo smartphone? Un’ultima occhiatina prima di entrare a scuola, poi stop. Si riaccende dopo il suono dell’ultima campanella. A Firenze da anni funziona così. Del resto, c’è anche una legge dello Stato in tal senso. In aula il cellulare non si deve usare. Nelle secondarie di primo e di secondo grado i docenti sono inflessibili. E se capita un ‘bip’ durante la lezione, allora sì che sono guai e possono anche scattare le sospensioni.

Ha fatto scalpore la decisione del liceo Malpighi, blasonato istituto superiore paritario di Bologna, che ha deciso di far riporre ai ragazzi in un cassetto lo smarpthone, appena entrano in classe. A fine lezione, gli apparecchi vengono poi restituiti. Naturalmente, anche l’intervallo è senza telefonino.

Nelle nostre scuole, il cellulare viene messo in delle scatole durante gli scritti della Maturità. Ma nel corso dell’anno scolastico ci si limita a ricordare che va spento. I regolamenti d’istituto sono molto chiari. “Da noi il cellulare non è ammesso. Va tenuto spento - dice la dirigente del classico Galileo, Liliana Gilli -. Non va usato per una questione educativa e poi perché con le foto ed i video potrebbero sorgere non pochi problemi. Ogni tanto capita che i ragazzi tentino di sbirciare l’apparecchio, ma in generale il regolamento è rispettato. Del resto, è stato approvato dagli stessi alunni”.

"Secondo me il fatto di requisirli apre delle discussioni sul piano normativo. Mi pare una scelta un po’ rischiosa per questo motivo - afferma Ludovico Arte, dirigente dell’Itt Marco Polo -. I nostri insegnanti invitano gli studenti a spengere il telefonino. Alcuni lo silenziano e basta, anche se non andrebbe bene…. C’è sempre chi prova a buttare un occhio allo schermo, purtroppo. Una battaglia difficilissima. Ma non possiamo sottrarre oggetti personali ai nostri allievi. Se poi si perdono? Continueremo a raccomandare loro di tenerli spenti”.