Casa dello studente occupata La protesta del Collettivo "Caro-affitti, ora basta"

"Tre residenze sono in ristrutturazione, quindi mancano 650 posti letto". Dsu: "Reperiti sul mercato altri 130 e a settembre ne avremo ulteriori 40".

Casa dello studente occupata  La protesta del Collettivo  "Caro-affitti, ora basta"

Casa dello studente occupata La protesta del Collettivo "Caro-affitti, ora basta"

Si sono barricati da ieri mattina sui ballatoi del primo piano di una casa dello studente di viale Morgagni. "E fino a stasera staremo qui, per urlare nuovamente la nostra rabbia contro il caro-affitti e le infinite difficoltà che deve affrontare un fuori sede per trovare un alloggio". Sono gli studenti del Collettivo d’Ateneo ad aver optato per le maniere forti. "Senza casa non si studia", si legge sui due striscioni srotolati. Dentro, almeno ieri mattina, una trentina di ragazzi. Ma poi il numero, complici le varie iniziative organizzate, è cresciuto. "A Firenze non si arriva a 1800 posti letto e, al momento, per via della ristrutturazione in corso di tre residenze, ne mancano all’appello 650", denunciano gli occupanti. I ragazzi capiscono perfettamente "la necessità di intervenire su strutture ormai fatiscenti", ma chiedono che nel frattempo "venga trovata un’alternativa". "Auspichiamo la riapertura in tempi brevi delle strutture e, in generale, più case dello studente - affermano i ragazzi -. Mancano gli studentati pubblici, mentre crescono quelli privati, pensati però per giovani benestanti, che possono permettersi mille euro al mese per una stanza".

Vista la situazione, puntano il dito, "tanti ragazzi sono costretti a rinunciare all’Università perchè mancano i sussidi adeguati". L’Ater di viale Morgagni è uno dei tre studentati al momento chiusi per ristrutturazione. "Quest’edificio, gestito dal Dsu Toscana, è l’ennesima dimostrazione di come manchi da parte della Regione e dell’Azienda per il diritto allo studio la volontà politica di garantire il diritto allo studio - si legge nella nota scritta dagli occupanti -. Nelle stesse condizioni di questo edificio ci sono ben altre due residenze in ristrutturazione, per un totale di 653 posti letto non disponibili su 1786. Quest’anno a Firenze ci ritroviamo con 1397 studenti rimasti fuori dalle residenze".

E ancora: "Ci vengono chieste cifre assurde, come 400 euro al mese per una stanza. I miseri contributi affitto non devono ingrossare le tasche dei privati", si arrabbiano gli studenti.

Da parte sua, il Dsu Toscana replica che "con i 1786 posti letto su Firenze si garantisce l’alloggio a tutti i vincitori del bando entro il mese di aprile. Nel capoluogo, quando abbiamo la piena disponibilità dei posti letto, riusciamo a soddisfare l’utenza. Ad oggi, 653 posti letto sono in ristrutturazione. In alternativa, abbiamo reperito sul mercato 135 posti".

Che fare con quelli che mancano all’appello? Sempre il Dsu fa sapere che nei prossimi giorni verrà fatto un sopralluogo su un immobile e che a settembre ci saranno ulteriori 40 posti a Campus X. Ancora, "con l’inizio del nuovo anno accademico dovrebbero tornare disponibili 50 posti della residenza Calamandrei, oltre ai 70 della casa dello studente ora occupata". "A Firenze - concludono dall’azienda, - restano da convocare 682 studenti, di cui 180 godono del contributo affitto; se si considera che appena il 50% dei convocati accetta l’alloggio, si può dire che ‘solo’ in 250 attendono l’alloggio".

Elettra Gullè

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