Casa del popolo: sos dal Tavarnuzze "Spese non sostenibili"

Le limitazioni dell’ultimo anno e i mancati incassi derivanti dall’attività di somministrazione e dagli eventi, rischiano di mettere in ginocchio anche la Casa del Popolo di Tavarnuzze. Una realtà che è un punto di riferimento per il territorio e che non ha intenzione di cedere, ma ha bisogno di un sostegno comunitario. "Da marzo gli introiti si sono quasi azzerati, ma con l’impegno del consiglio e delle associazioni siamo riusciti a fare fronte alle spese generali" spiegano dal circolo presieduto da Ida Beneforti.

"Oggi ci troviamo però in grande difficoltà per il pagamento delle rate dei mutui, che riprenderà dal mese di giugno, e per le spese di gestione, non più sostenibili con le nostre risorse ormai esaurite". Chiedono un sostegno concreto, con l’acquisto della tessera Arci 2021 a un prezzo particolare per i sostenitori (dai 30 ai 100 euro) oppure l’impegno di un contributo mensile di 30 o 50 euro almeno fino a settembre, deducibile dalle tasse. "La chiusura della Casa del Popolo sarebbe una grave perdita per tutta la comunità di Tavarnuzze, alla quale ci rivolgeremo per un ulteriore aiuto".

Manuela Plastina

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