Caro, carissimo anno accademico "Troppe spese, non ce la facciamo"

Gli studenti di Udu-Sinistra universitaria rilanciano l’allarme: "Gli aiuti non bastano, questa città è carissima"

di Lisa Ciardi

"Bene gli aiuti della Regione e i servizi offerti, ma con gli aumenti di affitti e bollette tanti studenti, soprattutto fuorisede, rischiano di non riuscire a sostenere le spese per frequentare l’università". A lanciare l’allarme è Alberto Mini responsabile comunicazione Udu Firenze-sinistra universitaria, mentre si avvicina l’inizio di un anno accademico particolare: da un lato per il ritorno della sola didattica in presenza, dall’altro per la difficile situazione socioeconomica. "Una delle nostre preoccupazioni principali è il caro affitto – spiega Mini - che non possiamo contrastare da soli. Firenze ha avuto aumenti enormi, in alcuni casi anche del +22%. Quello della Regione Toscana è un modello virtuoso a livello nazionale che prevede, per gli studenti con i necessari requisiti, tante borse studio, mensa gratuita, forme di sostegno e contributi per l’affitto stesso. Ma se i rincari resteranno così alti non basterà più: a fronte di servizi universitari ottimi gli studenti rischiano di trovare una città ostile perché talmente costosa da essere insostenibile".

Ma gli affitti non sono l’unico problema. "Registriamo molte lamentele anche per la scelta di imporre a tutti il pagamento della quota per il trasporto pubblico – continua Mini – che è di 48 euro l’anno per chi ha un Isee fra i 24 e i 30mila, con sconti per fasce di reddito, fino alla gratuità. Il problema è che la quota, diversamente dal passato, è obbligatoria anche per chi non usa i bus, magari perché si muove a piedi o in bici. Apprezziamo che sia stata fatta una convenzione a prezzi agevolati, ma occorreva lasciare la possibilità di rinunciare all’abbonamento". Infine il tema della didattica in presenza e degli spazi. "Nel nuovo anno accademico i corsi torneranno a essere solo in presenza – conclude Mini – e concordiamo tutti sul fatto che l’efficacia della didattica ne trarrà beneficio. Va però considerato che per alcuni studenti, con difficoltà economiche, esigenze di lavoro o problemi di spostamento, le lezioni a distanza hanno rappresentato un’opportunità. Avremmo voluto discutere se e come mantenerle, in specifici casi, tenendo conto anche degli investimenti fatti. La didattica in presenza riporta poi in primo piano il tema degli spazi, che a Firenze sono spesso carenti e con locali in cattive condizioni: torneremo a chiedere un adeguamento urgente". Infine, alcuni studenti hanno richiesto anche di mantenere le registrazioni delle lezioni fatte nei mesi di didattica a distanza, in modo da poterle usare per approfondire le varie materie.

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