Caro bollette, cresce la protesta "Fondi dagli utili delle partecipate"

Proposta di Federconsumatori. Il sindaco Nardella: "I comuni in difficoltà, serve una risposta strutturale". Volantinaggio a Novoli dell’Unione sindacale di base: "Portare la retribuzione minima a 10 euro l’ora"

Migration

di Iacopo Nathan

"Siamo in questa piazza come in tante altre piazze in Italia per cercare di sensibilizzare ancora di più sulla situazione del caro bollette e il totale squilibrio che c’è tra stipendi e costo della vita". La piazza di San Donato a Novoli è stata una di quelle scelte dalla Usb (unione sindacale di base), per la manifestazione nazionale con il carovita e l’aumento delle bollette, dei salari e delle pensioni. L’obbiettivo del presidio, la richiesta dei manifestanti, è portare la retribuzione minima a 10 euro l’ora, considerata equa e giusta per il lavoro.

"Sta aumentando tutto dagli affitti, al costo della spesa a quello dei trasporti – continua Silvia Gabbrielli, del Coordinamento regionale Usb -. Ci sono lavoratori che vanno con i mezzi, quindi tra andata e ritorno 3 euro al giorno. Molti lavori sono pagati tra i 3 i 4 euro l’ora, quindi ci sono dipendenti che lavorano un’ora al giorno solo per pagarsi lo spostamento per andare a lavorare. Siamo qui per chiedere dignità per il lavoro".

"Oggi ci sono manifestazioni in tutta Italia – aggiunge Dario Furnari, dell’Usb di Firenze - contro questi rincari che ci stanno mettendo davvero in ginocchio. E’ una giornata di lotta internazionale, visto che combacia con il 77° anniversario delle federazione dei sindacati mondiali. Siamo qui a lottare perché continuano a pagare sempre i più poveri, specialmente le guerre e le speculazioni".

Volantinaggio nella piazza, bandiere del sindacato e condivisione di idee, con grande voglia di scambiarsi opinioni. "Le persone non si sono ancora rese conto di quanto il momento che stiamo vivendo è difficile e soprattutto di quanto lo sarà questo inverno – conclude Mario Carluccio, coordinatore del lavoro privato della Usb Firenze -. I rincari, specialmente quelli energetici, saranno altissimi. Parliamo di un 60% in più. Per questo siamo qui a dire ‘non pagheremo le vostre guerre", perché quello che stiamo vivendo è dovuto alla guerra in Ucraina e alle speculazioni che ne stanno derivando".

Federconsumatori Toscana intanto lancia una proposta: creare un fondo per lenire i rincari delle bollette alimentato dagli utili delle partecipate comunali. Un’idea su cui il sindaco di Dario Nardella si dice pronto a misurarsi: "La valuteremo. Non ho avuto modo di vederla in modo dettagliato – ha spiegato –, ma sicuramente qualunque proposta tesa ad abbattere le bollette va raccolta sapendo, però, che i Comuni purtroppo sono nelle stesse condizioni delle famiglie e delle imprese. Noi, quindi, vogliamo costruire un fronte, insieme a famiglie e imprese, perché il governo entrante dia soluzioni strutturali sul tema del caro energia".