Careggi rischia di perdere due super big

Il luminare dell’Oculistica Rizzo partecipa al concorso al Gemelli. Se vince darà l’addio

Il direttore dell’Oculistica di Careggi,  il prof Stanislao Rizzo

Il direttore dell’Oculistica di Careggi, il prof Stanislao Rizzo

Firenze, 26 luglio 2019 -  Careggi e l’Università di Firenze rischiano di perdere altri due pezzi da novanta. Stavolta sarebbe un duro colpo, perché in gioco ci sono due nomi tra i più forti nel panorama internazionale: l’oculista Stanislao Rizzo e il chirurgo Paolo Muiesan. Dopo la toccata e fuga del primario di Chirurgia della mammella, Carlo Mariotti, arrivato a settembre 2017 da vincitore di concorso e dimissionario già a febbraio dello scorso anno, tra i casi recenti più eclatanti di abbandono c’è stato l’arrivo e l’addio nel giro di un trimestre dell’oncologo italoamericano, Giuseppe Giaccone: il prof era arrivato a dicembre scorso dal centro oncologico della Georgetown University, a Washington, dove a marzo ha fatto ritorno in mezzo a una lunga scia di polemiche. Invece l’oncologo Massimo Dominici, vincitore del concorso universitario, per motivi personali ha rinunciato alla nomina di professore ordinario e a un grandioso progetto che gli era stato cucito addosso al Meyer.

Ognuno ha una storia a sé. E ce l’hanno anche i due luminari Rizzo e Muiesan. L’oculista, diventato professore ordinario pochi mesi fa, partecipa al concorso bandito a Roma per professore ordinario di Oculistica all’Università Cattolica-Policlinico Gemelli. Entro ottobre conosceremo l’esito del concorso, per niente scontato, in quanto si tratta della cattedra più prestigiosa nel nostro Paese, al quale prenderanno parte tutti i big dell’oculistica. Il concorso è stato bandito per trovare il successore del primario del Gemelli, il senese Aldo Caporossi, a guida dell’unità operativa complessa del policlinico dal 2013.

Al di là dell’agguerrita concorrenza, il professor Rizzo ha tutte le carte in regola per vincere e guidare la struttura del Gemelli. A Careggi è arrivato a novembre del 2014 da Pisa con un reparto costruito su misura per trasformarlo in un centro d’eccellenza di richiamo internazionale, con 3 sale operatorie attive 6 giorni su 7 per tutte le patologie dell’occhio, dal glaucoma al trapianto di cornea agli interventi sulla retina. In effetti Stanislao Rizzo è tra le stelle dell’oculistica europea, premiato all’Alfred Mann Foundation Awards di Los Angeles come chirurgo più innovativo, ha alle spalle una carriera di lungo corso (prima di Firenze, 24 anni a Pisa) con il prestigioso traguardo raggiunto nel 2011. E’ sua invenzione l’occhio bionico, l’impianto della retina artificiale che ridà la vista a pazienti non vedenti affetti da retinite pigmentosa. Un intervento ad altissima specializzazione che Rizzo ha realizzato, primo al mondo, insieme alla sua équipe, dopo una fase di sperimentazione durata un decennio e portata avanti anche in altri ospedali.

Ma a rischio partenza c’è anche Paolo Muiesan che dal primo dicembre scorso ha preso il posto del prorettore Paolo Bechi – uscito per pensionamento – alla guida della Chirurgia generale di Careggi. Muiesan è uno degli assi internazionali della chirurgia epatobiliare che ha lavorato al Queen Elizabeth Hospital di Birmingham dove continua a operare una settimana al mese i casi più complessi che arrivano da tutto il mondo. Qui c’è sempre una questione in sospeso, Muiesan è tra i migliori al mondo per i trapianti di fegato che da quando è arrivato non può fare. L’accordo con Cisanello sembra ancora lontano, mentre a Firenze non è replicabile una struttura per i trapianti. Se l’impasse non sarà superata, il professore potrebbe tornare in pianta stabile a Birmingham.

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