Careggi, ora indaga anche Genova

La procura ligure procede per abuso d’ufficio e concussione. Medici nel mirino

Una sala operatoria (foto di repertorio)

Una sala operatoria (foto di repertorio)

Firenze, 2 maggio 2019 - Abuso d’ufficio e concussione. Un’altra inchiesta fa tremare Careggi. Ma stavolta, l’eco rischia di essere ancora più roboante, perché ad accendere un faro su affari e veleni dei professionisti in prima linea dell’azienda ospedaliero universitaria, non è l’ufficio diretto da Giuseppe Creazzo, ma la procura di Genova.

Perché Genova se gli eventuali reati sono stati commessi a Firenze? Qui il mistero si fa fitto e le bocche si cuciono. Anche perché, il capoluogo ligure entra in scena quando è coinvolto (anche come vittima o parte lesa) un magistrato che presta servizio nel distretto della Corte d’Appello fiorentina.

Di certo, al momento, c’è solamente che una decina di giorni fa, i finanzieri del comando di Genova, con in mano un decreto firmato da un procuratore aggiunto del capoluogo ligure, hanno bussato all’ufficio del chirurgo Giuseppe Spinelli e alla direzione di Careggi per acquisire documenti relativi al concorso bandito nel 2014 con il quale il medico è diventato direttore della Chirurgia maxillo facciale nel gennaio del 2016, dopo un travagliato iter che comprende un ricorso subìto e vinto al Tar e un esposto presentato da un legale alla procura di Firenze, per conto di un assistito rimasto anonimo, poi concluso con un’archiviazione.

Non solo i documenti del concorso, i finanzieri hanno prelevato anche la lista degli interventi effettuati dal chirurgo e già finiti nel polverone dell’inchiesta fiorentina di ‘cattedropoli’ per cui sono indagati 16 professionisti di Careggi, di cui 12 prof, ma non Spinelli che non risulta indagato neppure dalla procura di Genova. Dalle carte dell’inchiesta che ha investito l’Area medica dell’Università di Firenze, in più conversazioni intercettate, emerge un ricorso nel quale sarebbe contestato il numero degli interventi effettuati.

Spinelli, nel suo ruolo di tutor di medici specializzandi, tra il 2012 e il 2014, avrebbe certificato la sua contemporanea presenza in attività chirurgiche e assistenziali sia al Meyer sia a Careggi. Fatto che determinerebbe attestazioni fasulle nel curriculum del medico che si era presentato al concorso per il posto da direttore della Chirurgia maxillo facciale bandito da Estar nel 2014 e concluso nel luglio 2015, poi aggiudicato a Spinelli che, dopo il ricorso e l’esposto, nel gennaio 2016 è stato chiamato a ricoprire l’incarico. Sempre nelle conversazioni appare chiaro tra gli interlocutori, tutti professionisti ai massimi livelli, che la posizione di Spinelli all’interno di Careggi è ritenuta abbastanza scomoda. Non va giù il fatto che contemporaneamente al suo ruolo di direttore del reparto di Chirurgia mavillo facciale, il medico sia anche presidente dell’Associazione Tumori Toscana, ruolo che secondo gli indagati intercettati sarebbe in conflitto di interessi.

In un coacervo di veleni e di lotte di potere in questi anni sono andate avnti denunce e lettere anonime, esposti e indagini. Ora il blitz della Finanza, su input della procura di Genova, apre un altro scenario dai contorni tutt’altro che limpidi.

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