Firenze, caos traffico: cinquanta metri in quindici minuti

Via Bini cambia senso. Auto bloccate per ore, la rivolta dei residenti

Piazza Dalmazia è prigioniera del traffico, ieri per percorrere  viale Morgagni servivano anche quaranta minuti

Piazza Dalmazia è prigioniera del traffico, ieri per percorrere viale Morgagni servivano anche quaranta minuti

Firenze,25 maggio 2018 - Il "concerto di clacson" è ormai diventato un sottofondo per chi abita o lavora in piazza Dalmazia.

«Ci hanno rovinato – accusano cittadini e commercianti –. Questa era una bella piazza. Adesso è un caos permanente. E la cosa peggiore è che temiamo che la situazione migliorerà solo di poco con la partenza di Sirio». Se ogni giorno ha le sue disgrazie, ieri in piazza Dalmazia è andato in scena il «delirio all’ennesima potenza» tra le 10,30 e le 11.

La novità dell’inversione del senso di marcia in via Bini nel tratto da via Corridoni a via Vittorio Emanuele II verso quest’ultima ha per forza di cose aggiunto confusione alla confusione. Se di notte è stato invertito il senso, con la luce del sole si è provveduto a cambiare i tempi semaforici.

«Un intervento che si può fare solo di giorno», spiegano i vigili urbani. Così, tra l’arrivo della ditta incaricata di attivare i semafori della tramvia e l’intervento ai normali semafori, il traffico è andato completamente in tilt. Ciliegina sull’amara torta, un bus che è rimasto a lungo incastrato in via Lombroso.

«Quaranta minuti per percorrere viale Morgagni – è una furia una tassista –. Siamo alla paralisi più totale, così non possiamo lavorare».

Le auto che da via Vittorio Emanuele II erano abituate a svoltare a sinistra in via Carlo Bini si sono trovate disorientate. E gli automobilisti sono dovuti arrivari in fondo alla strada per poi svoltare a sinistra in piazza Dalmazia come ai vecchi tempi.

«Voglio vedere cosa succederà col tram – sbotta Stefano, un ambulante del mercato –. Guardi quante auto sono costrette a fermarsi in coda proprio sui binari. Pensi che stamani (ieri, ndr.) per fare cinquanta metri col furgone ci ho messo un quarto d’ora. A causa di un pullman che ostruiva il passaggio ho dovuto fare un giro pesca incredibile. Ormai in questo quartiere sembra di fare il gioco dell’oca. Ma non è per nulla divertente».

«Io ormai mi muovo solo a piedi – osserva Rossella, intenta a scegliere un vestitino tra i banchi –. Tra strade chiuse all’improvviso e sensi di marcia invertiti, meglio la garanzia delle proprie gambe. Almeno so quando arrivo». «Non si capisce più niente», si attacca al clacson un automobilista. Immancabilmente, poi, c’è chi percorre via Bini contromano. «Ah, non me n’ero accorto…», tenta di scusarsi uno scooterista che fa finta di niente.

I nervi sono davvero a fior di pelle. «Sono già in ritardo di mezz’ora per arrivare al lavoro», si sgola Leonardo. Inviperiti i commercianti che prima beneficiavano della piccola rotonda in piazza.

Dal bar Serafini alla farmacia passando per i negozi di abbigliamento è un grido unanime di dolore: incassi a picco perché «la nuova circolazione ci ha tolto l’ossigeno». «Se almeno all’hotel Raffaello si potesse, da viale Morgagni, girare a destra… Noi negozianti stiamo soffrendo davvero tantissimo. Non ne possiamo più L’amministrazione comunale dovrebbe venirci un po’ incontro e invece niente», dicono ad una sola voce i commercianti.

 

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