Le spiegazioni date dal sindaco Riccardo Prestini in consiglio comunale sull’iter in corso per l’acquisto del castello di Calenzano non hanno convinto il capogruppo della Lega Daniele Baratti promotore di una interrogazione sulla vicenda. "Continuano a non essere chiari – dice – alcuni aspetti. Abbiamo presentato il nostro atto perché come avevamo previsto quando l’amministrazione a marzo 2022 aveva sottoscritto il preliminare di compravendita, l’acquisto è stato rinviato su richiesta della proprietà. Tale slittamento costringe l’amministrazione a dover continuare a pagare, come già sta facendo dal mese di gennaio, mutuo e canone di affitto contemporaneamente. Pertanto, all’importo totale di 3,3 milioni, deve essere sommato il canone di affitto che non è certo una cifra irrilevante. È inutile che il sindaco continui a dire che l’amministrazione ha preso un mutuo a tasso zero perché il problema è all’origine: sono gli accordi tra le parti che dal mio punto di vista destano perplessità". I dubbi espressi da Baratti sono diversi: "Torno a chiedere – aggiunge – come sia stato possibile non aver richiesto una terza perizia visto che tra la prima e la seconda vi era una differenza di circa 900mila euro. E com’è possibile che in piena pandemia venga aumentato il canone di affitto del Castello portandolo a circa 106mila euro annui ad insaputa del sindaco? Troppe domande a cui, ancora oggi, non riusciamo ad avere risposte soddisfacenti".
Sandra Nistri