Via dell’Ortone, c’è la fila. Ora anche altri Comitati chiedono le cancellate

Da vicolo San Remigio a via delle Bombarde a via Gomitolo dell’Oro. I cittadini che chiedono più protezioni o che hanno già presentato domanda

Un operaio mentre monta i cancelli che chiuderanno via dell’Ortone

Un operaio mentre monta i cancelli che chiuderanno via dell’Ortone

Firenze, 29 febbraio 2020 - Occorreranno dieci giorni prima che la doppia cancellata installata in via dell’Ortone, la strada che collega piazza Ghiberti a Borgo La Croce, entri in funzione. Fino ad allora resterà aperta. La settimana prossima, l’assessore Alessia Bettini incontrerà i residenti e i commercianti della via e con loro stabilirà gli orari di chiusura e apertura che dovrebbero essere dalle 20 alle 5 del mattino, in modo da permettere ai proprietari dei fondi, utilizzati come magazzini, il carico-scarico merce. Sempre la settimana prossima, e comunque prima dell’attivazione, il Comune di Firenze comunicherà a tutto il quartiere le modalità di utilizzo delle due barriere, poste alle estremità della strada, una proprio sul lato del mercato di Sant’Ambrogio e l’altra all’angolo con Borgo La Croce.

Il provvedimento, sollecitato dagli abitanti della strada, è stato autorizzato all’interno del Cospe, il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Di notte, l’inferriata sarà chiusa e di giorno aperta. Via dell’Ortone è la terza via di Firenze ad essere dotata, e chiusa, da un cancello. Le altre sono vicolo del Panico, alle spalle del Palagio di Parte Guelfa, e piazza de’ Pazzi, una piccola traversa di Borgo Albizi. "Non si può risolvere un problema chiudendo una strada – attacca Roberta Pieraccioni, presidente del Comitato via de’ Neri -. Ci sono più vie con problemi simili. Come il vicolo San Remigio: più persone chiesero la chiusura, perché era usato per spacciare, drogarsi, fare i bisogni". Dopo la denuncia, accompagnata da decine e decine di foto e video, dei residenti di vicolo San Remigio, una strada senza sbocco alle spalle di via de’ Neri, il Comune autorizzò l’installazione della cancellata che sarebbe costata a chi vive e lavora 1.800 euro. Ma poi, in un secondo momento, a dicembre 2019, il progetto fu bloccato da altri residenti contrari alla chiusura. Anni prima, invece, furono gli abitanti di via delle Bombarde, alle spalle di via delle Terme, a chiedere un’inferriata in quanto stanchi di ritrovarsi davanti tutti i giorni tossicodipendenti che sniffano o si bucano, ubriachi che urlano e balordi di ogni tipo. Richieste rimaste senza risposta.

"Nei vicoli si spaccia e non gira bella gente – sottolinea Michele Turini, presidente dell’associazione di Noi per Firenze che raccoglie quasi mille soci in tutto il centro storico – ma le cancellate non sono la soluzione. Bisogna insistere sul potenziamento dei sistemi di videosorveglianza, dell’illuminazione e intensificare i controlli". In zona, alla luce delle ripetute aggressioni degli scorsi anni, fu avviata anche una raccolta firme per chiedere maggiore attenzione. In via del Gomitolo dell’Oro, in San Lorenzo, i condomini di uno degli edifici espressero l’ipotesi di chiudere perlomeno la corte utilizzata – anche oggi – la notte per drogarsi, svuotare i portafogli appena rubati e tanto altro. Non fu raggiunto l’accordo con gli ambulanti e i commercianti e il progetto fu abbandonato. Oggi, chi vive nel corridoio che da Borgo La Noce porta a piazza del Mercato Centrale, continua ad avere paura. "Ne vediamo di tutti i colori, ogni giorno " dicono. Ma niente nomi "perché quelle persone sono pericolose". Alla luce della chiusura di via dell’Ortone, la richiesta di rendere off limits la propria via la notte, arriva da via delle Burella, la strada che da via dell’Acqua arriva a via Isola delle Stinche. "Mi hanno rubato tre biciclette, danneggiato la macchina e ogni giorno la scena è quella di sempre: balordi che si scolano litri di alcol, drogati, persone che scambiano questa strada per una toilette – si sfoga Anna Paglietti del Comitato Noi per Firenze -. Abbiamo molti più problemi di via dell’Ortone, ve lo posso assicurare".

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