Campo rom del Poderaccio: nuovi sequestri di auto e carne mal conservata / FOTO

Firenze, i controlli della Polizia Municipale in un luogo al centro delle polemiche dopo la morte di Duccio Dini

I controlli e i sequestri al Poderaccio

I controlli e i sequestri al Poderaccio

Firenze, 19 giugno 2018 - E' sotto pressione il campo rom del Poderaccio. Dopo l'inseguimento mortale e la tragedia che ha coinvolto un ignaro scooterista, il giovane Duccio Dini, proseguono i controlli nell'accampamento da cui provenivano le persone protagoniste dell'inseguimento (due arrestate, una denunciata). Nella mattina di martedì 19 giugno, nuovi controlli della polizia municipale fiorentina, con sequestri di auto non in regola e di carne mal conservata. 

Ventuno sono risultati i veicoli non in regola con l’assicurazione, violazione per cui è prevista una multa da 849 euro e il sequestro del veicolo. I mezzi sono stati infatti portati in depositeria.

Gli agenti hanno trovato anche uno spaccio abusivo di alimentari: insieme agli operatori dell’Azienda sanitaria hanno effettuato alcune verifiche che si sono concluse con il sequestro di 133 chilogrammi di carne. All’interno del campo gli agenti hanno accertato la presenza di relitti e di rifiuti di vario genere lungo la strada. La rimozione da parte di Alia, presente stamani sul posto, è già in programma nei prossimi giorni.

Anche tutte le baracche sono state controllate dal Reparto Edilizio e seguiranno verifiche specifiche. Le persone presenti nel campo sono risultate in regola con le norme sulla immigrazione e tutti autorizzati e regolari a risiedere nel campo. Le operazioni, cui sono stati presenti l’assessore alla sicurezza urbana e Polizia Municipale Federico Gianassi e il presidente del Quartiere 5 Mirko Dormentoni, si sono concluse alle 13. 

"Quello odierno è uno dei numerosi controlli che la Polizia Municipale effettua nel campo – spiega l’assessore Gianassi –. Solo in mese scorso avevamo terminato le operazioni di rimozione dei veicoli abbandonati all'esterno del campo. Sempre nei mesi scorsi sono stati effettuati gli interventi di abbattimento delle baracche abusive. Oltre alle attività di controllo che quotidianamente svolgono i servizi sociali. Perché la legalità è un bene irrinunciabile. Quello di oggi non è dunque il primo intervento e non sarà nemmeno l'ultimo. Si tratta di un'azione programmata già avviata e che proseguirà fino alla già annunciata chiusura dell’insediamento che realizzeremo entro 18 mesi”.

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