Partite, Campo di Marte di nuovo in trappola. Ora i residenti temono per l’arrivo del tram

Tante incognite sul futuro del quartiere. Il progetto di riqualificazione sarà reso noto solo a marzo. "Intanto i marciapiedi sembrano bombardati"

La tramvia a Firenze (foto repertorio)

La tramvia a Firenze (foto repertorio)

Firenze, 21 novembre 2021 - Dopo la lunga stagione buia della pandemia, che purtroppo torna ad allungare le ombre, i residenti di Campo di Marte si ritrovano intrappolati con le partite della Fiorentina. Il quartiere, che pure ama la sua squadra ed è affezionato allo stadio, da tempo chiede che venga trovata una soluzione che contemperi le esigenze di sicurezza imposte dai vincoli Uefa con la vivibilità: con il ritmo serrato del campionato capita che la rivoluzione di traffico e sosta scatti, con le gabbie del prefiltraggio dei tifosi, anche due volte in una settimana.  

In questa situazione, tra i residenti, si risolleva con una certa animosità anche l’interrogativo su ciò che succederà nel futuro non troppo lontano. Inquieta il passaggio della tramvia (pronta nel 2026) che di fatto "sbudellerà" il Campo di Marte. Nulla ancora si conosce del progetto di riqualificazione che prenderà il via con il restyling dello stadio Franchi. Anche se per dirla con le parole di molti degli abitanti "la sola riqualificazione di cui Campo di Marte aveva davvero bisogno era il rifacimento di marciapiedi e strade e un po’ più d’attenzione a verde pubblico e aree cani".  

In effetti, tra i vari quartieri fiorentini, Campo di Marte è tra quelli che maggiormente è stato preservato anche grazie alle servitù militari – decadute solo poco più d’un decennio fa – che ne hanno impedito stravolgimento e cementificazione. Cosa si teme con il nuovo sviluppo? Non ci sono talebani che vogliono arrestare il progresso e il miglioramento delle condizioni, a patto che siano tali.  

Marco Piccardi, figlio dell’ex calciatore viola Carlo, uno storico che da sempre vive al Campo di Marte su cui ha scritto numerose pubblicazioni, da membro del direttivo fiorentino di Italia Nostra ha analizzato il progetto preliminare (quello definitivo è ancora in elaborazione) della tramvia sollevando alcune criticità. Il tram passerà al centro della carreggiata: in viale dei Mille, nei viali Malta e Fanti, in viale Mamiani e viale Duse: per far questo in alcune zone sarà necessario il taglio delle alberature. Altro punto delicato sarà il passaggio del traffico privato ai lati della carreggiata dove ora ci sono le auto parcheggiate, con restringimento dei marciapiedi (dove però ci sono anche le piste ciclabili, pur in alcuni tratti ormai poco visibili).  

All’obiezione che per evitare le curve a novanta gradi e lo stridio del tram tra largo Gennarelli e viale Malta e tra viale Malta e viale Fanti, all’altezza della Guerrina, si sarebbe potuti passare sul viale Paoli il Comune, per voce dell’assessore alle grandi opere Stefano Giorgetti, ha già risposto che "non sarebbe stato possibile perché per regola inderogabile non è possibile far passare un mezzo pubblico durante una manifestazione sportiva allo stadio" e che il passaggio in viale Malta è propedeutico all’utilizzo del grande parcheggio scambiatore da tremila posti che verrà realizzato in sede ferroviaria lungo via Campo d’Arrigo. Ma sarà gratuito per i residenti? E poi, perché non sfruttare una linea di ferrovia dalle Cure alla stazione di Campo di Marte anziché impiccarsi nel passaggio sul cavalcavia delle Cure e in viale dei Mille? Tante domande a cui non è mai astata data risposta.  

Infine il progetto di riqualificazione dello stadio e del quartiere. Sarà noto solamente a marzo con il disvelamento del nome del vincitore. Tardi forse per una partecipazione pubblica che non sia di facciata, dovendo correre per entrare tra le opere del Pnrr. "Purtroppo il progetto di riqualificazione del Campo di Marte riguarda solamente la parte nord della campana progettata da Giuseppe Poggi e circoscritta dai viali Malta e Fanti – spiega Piccardi – La parte sud (su cui insisterà la linea tramviaria) è esclusa dal concorso internazionale di progettazione e riqualificazione della ex piazza d’armi: si tratta di un grave limite che risulta antitetico a un serio approccio progettuale".  

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