Anziani disidratati, è allarme caldo. Scatta l’assalto al pronto soccorso

Covid e temperature alle stelle: nel weekend molti over 80 hanno affollato le sale d’attesa Giannasi: "E’ essenziale bere dopo una certa età, quando l’organismo conserva meno acqua"

Momento delicato per gli anziani che hanno maggiori rischi per la loro salute

Momento delicato per gli anziani che hanno maggiori rischi per la loro salute

Firenze, 19 luglio 2022 - Il caldo torrido fa sentire i suoi effetti anche sulla salute, colpendo soprattutto gli anziani e incrociandosi alle positività da Coronavirus. Così le conseguenze ricadono sugli ospedali, già in difficoltà per il Covid e il personale in ferie. Alle 15 di ieri, al pronto soccorso di Ponte a Niccheri c’erano 67 persone, 30 delle quali in attesa di un posto letto, e a Torregalli altre 72 (30 in attesa di un letto). "Fra i pazienti in attesa a Torregalli – spiega Gianfranco Giannasi, direttore del pronto soccorso e responsabile della medicina di urgenza di tutta la Asl Toscana Centro – 20 avevano più di 80 anni e nove più di 90. Diversi hanno un tampone positivo al Covid, con sintomi che, uniti alle temperature torride, provocano forte disidratazione. Domenica, sempre a Torregalli, sono arrivate 141 persone, contro una media di 100-110. Abbiamo avuto anche due over90 in ipersodiemia, condizione che si verifica quando, a causa della disidratazione, il sodio supera la soglia di 140". E il problema non riguarda solo la terza età. "Oggi (ieri ndr) abbiamo registrato dopo molti anni un colpo di calore – spiega ancora Giannasi – che ha coinvolto un muratore.

L’uomo si è presentato con temperatura corporea di 39-40 gradi, assenza di sudorazione e grande debolezza. È chiaro che anche per chi è più giovane occorre attenzione".

Che fare quindi?

"Bere è importante per tutti – continua Giannasi – ma diventa essenziale per gli anziani, che conservano nel proprio organismo meno acqua e che, spesso, sentono meno lo stimolo della sete. In questi casi la frutta può essere una valida alternativa. Essenziale infine stare in ambienti refrigerati, con temperatura sui 25-26 gradi e non inferiore per evitare di raffreddarsi".

Sul tema arrivano anche i consigli dell’Ordine dei medici di Firenze: evitare di uscire nelle ore più calde, dalle 11 alle 18; proteggersi con cappello, occhiali e creme solari; rinfrescare l’ambiente regolando i condizionatori tra i 24 e i 26 °C; fare bagni e docce con acqua tiepida; bere almeno 2 litri di acqua al giorno; prima di salire in auto aprire gli sportelli; prestare attenzione nel sistemare i bambini sui seggiolini. "È la settimana più calda dell’anno – spiega il presidente dell’Ordine, Pietro Dattolo -. I valori massimi sono previsti in costante aumento con punte di 39-41 °C anche a Firenze. A rischio sono soprattutto gli anziani, specialmente se malati e soli: possono sviluppare disidratazione, un aggravamento di patologie come le cardio-respiratorie e cardiovascolari, o essere vittime di un colpo di calore".