Botte all’anziana che accudiva Badante arrestata al rientro in Italia

L’accusa è quella di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate ai danni di una 91enne malata. Furono i congiunti della vittima a formalizzare con una denuncia i loro sospetti ai carabinieri di Fucecchio

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di Carlo Baroni

Quando venne licenziata in tronco, forse, la 66enne georgiana aveva in qualche modo sub odorato la mala parata, e aveva fatto rientro in patria. Aveva capito bene che qualcosa poteva accederle: e infatti al rientro in Italia, nei giorni scorsi, si è trovata con le manette ai polsi perché ritenuta responsabile dei reati di maltrattamenti in ambito familiare e lesioni personali aggravate. La vittima è una 91enne di Fucecchio di cui la georgiana era la badante e quindi avrebbe dovuto occuparsene con attenzione e rispetto. Ma più che accudirla, stando alle accuse, la picchiava. E l’avrebbe fatto con un certa serialità, procurandole appunto anche lesioni. Un copione che sarebbe stato documentato dalle intercettazioni ambiemtali dei carabinieri che hanno svolto capillari e profondi accertamenti, una volta che i familiari della 91enne avevano formalizzato con una denuncia i loro sospetti.

La donna dell’est – secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Firenze e della stazione di Fucecchio, coordinati dal pubblico ministero della Procura della Repubblica fiorentina – avrebbe realizzato per un arco temporale ragguardevole una serie di condotte vessatorie, sopraffattive e violente in danno dell’anziana malata e bisognosa di cure, culminate – stando agli accertamenti condotti - nella frattura della tibia. Le continue vessazioni e le sofferenze dell’anziana vittima sono state cristallizzate, appunto, dalle immagini riprese da una telecamera che ha permesso agli investigatori di dare corpo ai sospetti dei congiunti della 91enne, i quali già avevano notato segni sul corpo che, secondo le giustificazioni della badante ai familiari, erano frutto di incidenti domestici o comunque di casualità. Nel frattempo la donna, licenziata dal suo incarico di badante, qualche mese addietro aveva fatto rientro in Georgia, ma all’atto del suo ritorno in Italia è stata subito arrestata e tradotta al carcere di Milano.

L’arresto, appena atterrata, è stato eseguito all’aeroporto di Milano Malpensa in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal giudice per le indagini preliminari del il tribunale di Firenze su richiesta della stessa Procura della Repubblica. Il procedimento penale nei confronti dell’indagata è, ancora, pendente in fase di indagini. Alla fine sarà un processo - che dovrà tenere conto degli ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche a favore della 66enne - a stabilire le eventuali responsabilità dell’indagata e la sussistenza delle ipotesi di reato a suo carico.

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