Ricreazione solo in classe: è bufera a Borgo San Lorenzo

Un’interpretazione restrittiva del regolamento d’istituto

Bambini a scuola

Bambini a scuola

Borgo Saan Lorenzo (Firenze), 12 ottobre 2018 - Inizio turbolento per il nuovo istituto scolastico comprensivo di Borgo San Lorenzo (fino all’anno scorso direzione didattica e scuola media erano autonome). Tra tanti genitori degli alunni – soprattutto delle medie – non mancano perplessità sulle prime mosse della preside. Ora a riscaldare gli animi, è la ricreazione, che si si vorrebbe eliminare, o comunque far effettuare in aula. E ieri in effetti in molte classi, secondo la testimonianza dei ragazzi, in aula si è rimasti. E sui social si sono scatenate le polemiche.

La dirigente Patrizia Nappa è la stessa che solo pochi mesi fa aveva suscitato un pandemonio quando, con una circolare, decise di vietare le foto di classe. Per qualche settimana Borgo San Lorenzo e la sua scuola primaria furono protagonisti sui media nazionali. Alla fine, le foto in classe, pur diversamente regolamentate, furono consentite.

Ora c’è la questione della ricreazione negata, o meglio, «imprigionata». In verità nel regolamento d’istituto, diffuso proprio ieri, la ricreazione è prevista, o meglio, «una breve pausa vigilata (intervallo) è consentita all’inizio della terza ora, dalle 10.20 alle 10.30». Ma sulle modalità, ovvero sulla possibilità di uscire dalle classi, com’era consuetudine, niente è scritto. E all’ultimo consiglio dei docenti sono arrivate spiegazioni poco comprensibili, affidando la decisione alla libera scelta dei docenti. Col risultato che molti son rimasti in classe. Così i genitori si arrabbiano, i professori pure. L’assessore comunale alla pubblica istruzione Cristina Becchi invita al buon senso, criticando un provvedimento così rigido.

Paolo Guidotti

 

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