Esplosione, la testimonianza: "Credevo fosse il terremoto"

Una residente di via Leonardo Da Vinci: "Ho visto la polizia e ho capito che era una cosa grave"

I rilievi sul luogo dell'esplosione (foto Germogli)

I rilievi sul luogo dell'esplosione (foto Germogli)

Firenze, 1 gennaio 2017 - "Sono stata svegliata da un boato e ho pensato subito 'è il terremoto'. Poi, mi sono affacciata alla finestra e ho visto la polizia. Ho capito che era successo qualcosa di grave dal trambusto che c'era".

Così, una abitante di via Leonardo da Vinci dove è esploso un ordigno che ha ferito gravemente un artificiere della polizia, racconta d'essere stata destata da un rumore fortissimo, intorno 4,40 di stamani.

La bomba era piazzata a poche decine di metri dal portone dello stabile dove la signora risiede. In molti in quel tratto di via Leonardo da Vinci, oltre i viali ma molto vicino al centro storico, sono stati svegliati dall'esplosione. "Da quel che ho capito - spiega un passante che abita nelle vicinanze - si tratta della libreria vicina a Casapound, quella che prima era a Coverciano ma che si è trasferita qui da un po' di tempo. La gestiscono due ragazzi, qualche volta al suo interno si svolgono degli incontri". "Ho notato un'auto ferma all'altezza della libreria in via Leonardo Da Vinci rientrando a casa da una cena con amici", racconta un'altra residente. "Ci ho fatto caso perché aveva le quattro frecce accese. Poco dopo ho sentito il botto". Probabilmente nulla di connesso all'esplosione ma ogni dettaglio sarà sicuramente utile alle indagini.

Il tratto di strada, tra via Don Minzoni e via Fra' Bartolomeo, è ora transennato. Frammenti dell'ordigno, che era dotato di timer, sono stati scagliati fino a diversi metri di distanza. Sul posto da stamane agenti della Digos e polizia scientifica.

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