Panico in ascensore sulla Torre dell'Acqua di San Casciano

Sei ragazzi e tre adulti sono rimasti chiusi per 40 minuti a 34 metri di altezza

Gli operai aprono aprono l'ascensore

Gli operai aprono aprono l'ascensore

San Casciano in Val di Pesa (Firenze), 24 maggio 2018 - Questa mattina, sei alunni di una classe prima della scuola secondaria di primo grado Ippolito Nievo di San Casciano, insieme a due docenti, il professor Leonardo Berti, insegnante di sostegno specializzato in psicologia e la professoressa Caterina Finocchi, insegnante di matematica, oltre a una guida, hanno decisamente passato “un brutto quarto d'ora”. Anzi, a dire il vero la disavventura di cui sono stati protagonisti, è durata ben 40 minuti. “Eravamo usciti con una scolaresca di 19 ragazzi per un'attività di trekking programmata – spiega il professor Berti – e, la prima tappa, era la Torre dell'Acqua del capoluogo che permette di ammirare il panorama da 34 metri di altezza. Ci siamo quindi divisi in gruppi, per agevolare la salita tramite ascensore. Il nostro era l'ultimo, composto da 9 persone ma, quando siamo arrivati a dover scendere, abbiamo constatato che le porte erano bloccate”. L'ascensore, in vetro, se da un lato permette di diminuire l'effetto claustrofobico, grazie al mantenimento della visuale esterna, dall'altro, complice una giornata di sole, ha cominciato a far diventare “incandescente” il clima all'interno. “L'effetto era quello di una serra – prosegue Berti – stretti come eravamo in poco più di un metro quadro di spazio, tanto che qualche bambino ha cominciato a dare segni di panico. La guida ha subito allertato, tramite il sistema interno dell'ascensore, il responsabile alla manutenzione che tuttavia si trovava a Firenze”. Sono stati infatti i tecnici del Comune sopraggiunti sul posto per altri motivi e ignari di quanto stava accadendo, ad aprire, prima un piccolo varco che ha permesso di areare il vano ascensore, e successivamente a far ripartire il dispositivo. “Una volta usciti – conclude il professore – abbiamo proseguito il trekking, come da programma. Con l'incidente che si è presto trasformato per i ragazzi, in un'esperienza di apprendimento su come comportarsi in una situazione di difficoltà”.

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