Blanch, la Zerbinetta che tira gli applausi

di Giuseppe Rossi

L’indisponibilità di Jessica Pratt, risultata positiva al Covid dopo la prova generale, non ha compromesso l’esito della "Ariadne auf Naxos" di Strauss andata in scena con grandissimo successo alla Pergola come penultimo spettacolo dell’84° Maggio. Intervenuta all’ultimo momento, la nuova Zerbinetta Sara Blanch, dalla voce esile ma estesa e agilissima e dall’incantevole presenza scenica, ha saputo inserirsi alla perfezione all’interno di una compagnia di raro equilibrio contribuendo all’eccellenza della parte musicale, vero punto di forza di questa edizione. Sotto la direzione di Daniele Gatti, flessibile e trasparente, esemplarmente impegnata a contrapporre il lirismo estatico dell’opera mitologica alla leggerezza frizzante degli inserti comici, l’Orchestra del Maggio ha offerto una prova superlativa per morbidezza di impasti e nitore di spunti solistici. Una cornice di pura bellezza nella quale tutti gli interpreti hanno saputo dare il massimo, dalla altera e dolente Krassimira Stoyanova, Ariadne di gran classe, al Compositore commosso e appassionato di Michèle Losier, dal sicuro e musicalissimo Bacchus di AJ Glueckert agli impeccabili insiemi di ninfe e maschere, senza dimenticare nel Prologo il lussuoso Maestro di Musica di Markus Werba e il pomposo Maggiordomo recitato dal sovrintendente Alexander Pereira.

Quanto alla parte visiva il regista Matthias Hartmann, con il concorso di Volker Hintermeier per le scene e Adriana Braga Peretzki per i costumi, ha giocato la carta avventurosa della ricreazione moderna di un soggetto difficilmente svincolabile dal Settecento associando il mondo dell’opera seria alla musica colta e quello dell’opera buffa alla leggera non senza creare qualche problema alla comprensione dei fatti ma garantendo comunque una piacevole scioltezza alla recitazione di tutti gli interpreti e qualche trovata spiritosa.

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