Biglietto unico Ma non per tutti

Scontro sul ticket per i trasporti metropolitani . Valdisieve, Mugello e Valdarno tagliate fuori

di Leonardo Bartoletti

Unico ma non troppo. Il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze ha infatti approvato la prosecuzione della fase sperimentale fino al 31 dicembre dell’utilizzo del titolo di viaggio denominato Unico Metropolitano, per il servizio di trasporto integrato urbano su gomma, treno, tramvia. A fronte di un’iniziativa probabilmente pratica ed utile per i cittadini, emerge però un criticità forte: il biglietto unico metropolitano non comprende le zone di Valdisieve, Mugello e Valdarno.

I confini del titolo di viaggio, insomma, sono più limitati rispetto all’area metropolitana contenuta nel nome del biglietto: Si tratta di una scorrettezza - dice Cecilia Cappelletti, consigliera metropolitana del Centrodestra -. Dovremmo arrivare ad una situazione paritaria per tutti i cittadini dell’area metropolitana, compresi quelli del Mugello e della Val di Sieve e del Valdarno. Lo sconto sul titolo di viaggio deve essere esteso a tutti ed è necessario arrivare ad una definizione compiuta del progetto da straordinario ad ordinario. Sottolineiamo che tre anni di sperimentazione appaiono veramente tanti. Non contestiamo la proroga - conclude Cappelletti - ma la disparità di trattamento tra cittadini".

"Siamo alla farsa nei confronti dei cittadini di Mugello Valdarno e Valdisieve - aggiunge Giampaolo Giannelli, responsabile provinciale trasporti FdI -. Il servizio che riguarda solo sette comuni della città metropolitana, escludendo il grosso dei territori. Pendolari che già soffrono le piaghe di un trasporto pessimo. Un unico metropolitano vero - conclude Giannelli - visto come un segnale di attenzione verso questi territori". La questione del biglietto unico, poi, si incrocia con quella del cosiddetto scudo verde: "Questo - dice Cappelletti, insieme al commissario della Lega Federico Bussolin - servirebbe sia per limitare l’accesso alla città ai cittadini non residenti con veicoli inquinanti sia per introdurre una sorta di dazio per i cittadini non residenti ma con veicoli non inquinanti. E’ bene affrontare la problematica dell’inquinamento atmosferico, ma così risulta iniqua. Prima va estendeso il titolo di viaggio Unico Metropolitano a tutti i Comuni".

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