Bassetti e Betori: "La Pira ha aperto la strada" Il momento di passare dalle idee ai fatti

Il ruolo di Firenze per la pace e il dialogo valorizzato dalla presenza di Papa Francesco, del presidente Mattarella e di Draghi

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di Duccio Moschella

Il pane e la grazia, due parole carissime a Giorgio La Pira, il sindaco che ha dato inizio alla vocazione internazionale di Firenze, scelto dai vescovi italiani come guida-simbolo del convegno Mediterraneo frontiera di pace, alla seconda edizione dopo il debutto due anni fa a Bari, che si aprirà il 23 nel convento di Santa Maria Novella con la prolusione del premier Mario Draghi e si concluderà domenica mattina in Santa Croce, con la messa e l’Angelus di Papa Francesco alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella, alla prima visita ufficiale dopo la rielezione dopo che aveva concluso il settennato sempre qui a Firenze. Detto che i lavori andranno a intrecciarsi con quelli dei sindaci del Mediterraneo, invitati dall’attuale inquilino della sala di Clemente VII, Dario Nardella, per la conferenza internazionale dal 25 al 27, aperta dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e conclusa sempre in Santa Croce con le cerimonie religiose presiedute dal Santo Padre, al cardinale Gualtiero Bassetti, prete di nascita e formazione marradese-fiorentina, attuale presidente della Cei preme dare valore ai due termini lapiriani, che ama ripetere più volte nel corso della presentazione dell’evento, ieri mattina a Roma. "Se con pane intendiamo tutto ciò che riguarda la dimensione umana, dalla disponibilità di beni, al lavoro, alla sicurezza, con grazia s’intende guardare oltre, alla serenità che ci viene da Dio, alla necessità di intendere il Mediterraneo non come un luogo d’instabilità, guerra, tragedie legate alle migrazioni, ma come il luogo dove il Signore ha inviato Abramo, dove è nato ed è vissuto Gesù". Ecco dunque che i ’voli’ altissimi di La Pira, declinati con semplicità alla povera gente, iniziano a prendere concretezza, dopo oltre sessant’anni dai primi eventi internazionali che il Professore ha organizzato a Firenze nel ’55 e dal ’58 al ’64.

I lavori dell’incontro dei vescovi inizieranno, dunque, nel pomeriggio di mercoledì 23, nel Convento di Santa Maria Novella, con la partecipazione del premier Draghi, la prolusione di Bassetti, l’introduzione di Raspanti. Giovedì 24 l’illustrazione del primo tema, ’Quali diritti per le comunità religiose nella città?’, seguita dai tavoli di confronto e la discussione assembleare. Secondo tema venerdì 25, ’Quali doveri per le comunità religiose nella città?’. Sabato 26 l’assemblea congiunta dei vescovi e dei sindaci delle città del Mediterraneo a Palazzo Vecchio e nel pomeriggio l’evento pubblico nel Nuovo Auditorium del Maggio musicale. Quindi la firma della ’Dichiarazione di Firenze’, un documento la cui semina dovrà dare frutti e non rappresentare solo una conclusione di maniera. Domenica 27 la visita del Papa, alla presenza anche del presidente Mattarella, sarà il momento culminante, preceduto alle 8,30 l’incontro con i vescovi e i sindaci nel Salone dei Cinquecento, alle 9,30 dal colloquio con famiglie di profughi e rifugiati nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, in tutto una cinquantina di persone, e alle 10.30 la messa nella Basilica di Santa Croce, che potrà essere seguita in presenza da 800 persone, delegati, sindaci, disabili e poveri ai primi posti, che potrà essere seguita su maxischermo dalle 1200 persone, invitate dalle parrocchie, che troveranno da sedere in piazza. L’Angelus dal sagrato concluderà il tutto.

"L’intento dell’Arcidiocesi è quello di preparare un’accoglienza che sia essa stessa un messaggio. La scelta del Convento di Santa Maria Novella quale sede dei lavori dei Vescovi, ad esempio, non è casuale - ha detto il cardinale arcivescovo Giuseppe Betori: è stato infatti il primo insediamento dei Domenicani, come pure la cornice del Concilio di Firenze. Anche le realtà ecclesiali e religiose fiorentine saranno pienamente coinvolte, in particolare nella serata di giovedì quando sono previsti quattro appuntamenti diversi nelle principali Basiliche della città".