Bankitalia: bene l'industria toscana, in calo servizi e turismo

Il report sull'andamento del primo semestre. Moda, pelletteria, meccanica e mezzi di trasporto trascinano l'export

La presentazione dei dati sull'economia nella sede di Bankitalia a Firenze

La presentazione dei dati sull'economia nella sede di Bankitalia a Firenze

Firenze, 20 novembre 2019 – Un'economia debole, con andamenti differenziati. Soffrono di più i servizi, mentre l'industria rallenta meno, trainata dalle esportazioni, che crescono del 16,4 per cento, otto volte di più rispetto alla media nazionale, che si ferma ad un +2,4 per cento. E' questo il quadro che emerge dall'aggiornamento congiunturale di Bankitalia relativo al primo semestre di quest'anno. Secondo il sondaggio effettuato dall'istituto su un campione di imprese con oltre 20 addetti, il fatturato dell'industria è cresciuto più intensamente per le imprese medio-grandi. In generale le aziende del settore hanno in larga misura confermato i piani di investimento, anche grazie all'aumento di liquidità e redditività. Una tendenza, quest'ultima, che ha contribuito a far calare la domanda di credito alle banche, soprattutto da parte delle imprese medie e grandi.

Se l'industria tiene, si è invece indebolita l'attività del settore terziario nella prima parte dell'anno. Secondo il sondaggio autunnale di Bankitalia, il fatturato delle imprese intervistate è rimasto pressoché stazionario con investimenti previsti in calo. Nel comparto turistico ha rallentato la crescita delle presenze turistiche, soprattutto quelle straniere, ferme ad un +0,2 per cento, e conseguentemente anche il traffico di passeggeri negli aeroporti e porti toscani.

Per quanto riguarda l'export, le performance migliori si sono registrate nella moda – in particolare per il distretto fiorentino della pelletteria – meccanica e mezzi di trasporto. Dopo il boom registrato negli ultimi anni, rallenta invece la farmaceutica, legata in particolare alle esportazioni della Lilly.

Stabile l'occupazione, anche se crescono i contratti a tempo indeterminato. In un caso su due, rileva Bankitalia, la crescita è dovuta agli incentivi contenuti nel decreto Dignità.

Infine, rallentano nel complesso i finanziamenti alla clientela residente in Toscana, che decelerano dello 0,3 per cento, sostenuti unicamente dai prestiti alle famiglie, che crescono invece del 3,5 per cento.

 

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro