Coronavirus, bambini in quarantena: "Ecco come aiutare i genitori in difficoltà"

Firenze, 10 aprile 2020 - C’è il bambino che si chiude in sè stesso. Quello che corre da una parte all’altra della stanza e quello che inizia ad avere disturbi del sonno. Alcuni genitori decidono di non raccontare nulla, altri si lasciano andare a mezze verità. Ma in realtà i bambini sanno molto più di quello che i genitori dicono loro. Abbiamo chiesto a Roberta Vettoretto, psicologa dello Sviluppo e dell'Intervento nella Scuola, alcuni consigli su come affrontare con i propri figli il difficile momento che stiamo vivendo. Con le restrizioni imposte dal decreto, i bambini sono costretti a stare in casa. Come ha influito l’emergenza sui più piccoli e quali sono le fasce di età che soffrono di più. “Questa emergenza ha rivoluzionato la nostra quotidianità. I bambini si sono ritrovati a stare a casa da un giorno all'altro senza preavviso. E' un disagio che interessa tutte le fasce d'età perchè lo stare all'aria aperta e intraprendere relazioni con i coetanei è importante in ogni momento della vita ma a farne maggiormente le spese sono i bambini in età scolare che improvvisamente non possono più andare a scuola, stare con i compagni di classe, giocare con gli amici, frequentare le varie attività che comunque riempivano le loro giornate”. Come possono le mamme e i papà aiutare i propri figli a vivere al meglio il difficile momento? “Spiegando in modo veritiero e con termini semplici adatti all'età dei figli quello che sta succedendo. Far finta di nulla porta il bambino a fantasticare sulle possibili cause ed è terreno fertile di ansie e paure. Con i bambini più piccoli può essere utile servirsi della narrazione di una storia e di disegni per raccontare la realtà. Sconsiglio fortemente di lasciare i bambini da soli davanti alla televisione. Un programma su due parla dell'emergenza proponendo immagini e racconti il più delle volte di forte impatto emotivo, non adatte ai più piccoli. Sì invece a guardare un programma di informazione al giorno con la supervisione degli adulti. Questo permette ai bambini di sentirsi partecipi e coinvolti nella situazione. Sì anche a chiamate e videochiamate con nonni, parenti e amici, l'utilizzo controllato di questo tipo di strumenti di comunicazione rappresentano una salvezza nel periodo che stiamo vivendo. Così come le lezioni a distanza permettono di dare continuità al programma scolastico”. Ci sono alcune attività che si possono fare in casa? “Leggere una storia insieme, disegnare, preparare un dolce, guardare e commentare insieme un cartone animato sono alcune delle attività che si possono fare durante la giornata. Il web in questi giorni impazza di possibili lavoretti creativi utilizzando materiali semplici e di riciclo. Approfittate di questo tempo per fare delle attività insieme. Il genitore per il bambino rappresenta una base sicura e passare più tempo uniti giova sicuramente al suo benessere psico-fisico. E' il momento ideale per insegnare le autonomie personali (lavarsi, vestirsi, andare al bagno...) e domestiche (riordinare i giochi, tenere pulita e in ordine la propria cameretta e l'ambiente domestico, apparecchiare e sparecchiare, lavare i piatti...). Sono attività che richiedono tempo e costanza, quale momento più adatto di questo?”. Quali sono i problemi principali che stanno riscontrando le mamme? “Perlopiù le mamme sono stanche e prive di idee per riempire le giornate e sono alle prese con un aumento dei capricci che non sanno come gestire. Quello che consiglio è di creare delle routine all'interno della giornata. Una routine per definizione è un'attività che viene ripetuta ogni giorno. Queste attività ripetute creano sicurezza, elemento del quale il bambino ora ha bisogno come il pane. Tra queste attività dico sempre di trovare almeno una cosa che il bambino può fare da solo per avere del tempo per se stesso”.