Firenze, balli proibiti e senza mascherina. Stop alla discoteca 'Blue Velvet'

Il locale del centro avrebbe ignorato anche una precedente chiusura, aprendo lo stesso

Una volante della polizia

Una volante della polizia

Firenze, 6 febbraio 2022 - Chiuso per quindici giorni il locale notturno "Blue Velvet" di via Castello d’Altafronte, nel centro di Firenze. Il provvedimento, ai sensi dell’articolo 100 del Tulps, è stato preso dal questore Maurizio Auriemma.

Predisposto dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Firenze e notificato venerdì sera dal Commissariato “San Giovanni”, il provvedimento è stato adottato a seguito "della ravvisata violazione delle vigenti disposizioni governative in merito alle misure di contrasto alla diffusione della pandemia".

La notte del 22 gennaio scorso, durante un controllo del locale da parte di una pattuglia del Commissariato San Giovanni, gli agenti avrebbero accertato la presenza, all’interno della discoteca, di un rilevante numero di avventori stipati in un solo ambiente, non distanziati e senza mascherine, in violazione delle vigenti normative anti Covid-19. Alcuni dei presenti sarebbero stati anche intenti a danzare nonostante tale attività fosse stata sospesa.

La notte del successivo 29 gennaio la Squadra Investigativa della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Firenze avrebbe accertato un’analoga situazione, nel corso della quale, oltre alla prevista sanzione, ha applicato al gestore del locale la sospensione dell’attività per un giorno.

La notte successiva la Polizia ha rilevato, ancora una volta, la medesima situazione riscontrata nei controlli precedenti: il locale inoltre era aperto in violazione della sospensione dell’attività disposta il giorno precedente.

Il Questore ha quindi ritenuto la sussistenza delle condizioni di pericolo per la sicurezza pubblica, poiché sarebbero state violate le misure di contrasto alla diffusione del virus Covid-19, consentendo di fatto che gli avventori omettessero di rispettare distanze interpersonali e di utilizzare i dispositivi di protezione individuale, nonché permettendo l’intrattenimento danzante con grave pericolo per la salute dei cittadini in questo delicato periodo di pandemia.