Quartiere Isolotto, i carabinieri denunciano tre minori per rapina. Per di più aggravata dall’uso di un vetro usato come arma.
Vediamo qual è il problema nei suoi due risvolti, quello giudiziario e quello sociale.
Il fatto in breve è il seguente: la sera dello scorso 30 ottobre, verso mezzanotte, e comunque in periodo di lock down light, un giovane 18enne, mentre camminava in strada nei dintorni dell’abitazione nel quartiere Isolotto, è stato avvicinato da tre ragazzini. Dopo averlo minacciato con dei vetri dello specchietto retrovisore di un’automobile, si sono fatti consegnare il portafogli dall’allibito malcapitato.
La mattina seguente la vittima si è presentata ai carabinieri della stazione di Firenze Legnaia per sporgere denuncia. Peraltro all’interno del portafogli, un bel’oggetto griffato, non c’era neppure un euro.
Comunque dopo aver ricevuto la denuncia i carabinieri hanno avviato le indagini e in una ventina di giorni hanno risolto il caso. A compiere la rapina sono stati due diciassettenni e un quindicenne. Tutti tenuti a scaldare i banchi, uno per obbligo, i diciassettenni perché hanno scelto il male minore. Abitano nello stessso quartiere e sono stati riconosciuti dalla vittima. Per di più in casa di uno di loro è stato trovato il portafogli rapinato nel corso di una perquisizione ordinata dal procuratore dei Minori, Antonio Sangermano. I tre minorenni sono attualmente indagati per il reato di rapina.
Parlavamo di un aspetto sociale comunque da valutare. Il problema è che i tre ragazzi finiti nei guai non hanno capito cosa hanno fatto. Hanno continuato a parlare di ’una bravata per noia’. Già, quella notte erano a spasso dopo il coprifuoco, a non far nulla. Hanno visto questo ragazzo da solo e hanno pensato di rapinarlo. Così tanto per fare. Per passare il tempo e farsi quattro risate.
Forse neppure i rispettivi genitori hanno compreso il disvalore dell’atto compiuto. Gente che lavora, senza precedenti penali. A parte una coppia di genitori che ha da sbrogliare un po’ di carte per qualche peccatuccio,ma non contro la persona.
am ag
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