Baby gang Allarme allo Statuto Presa la banda delle mini estorsioni

Identificati in tre, due hanno tredici anni e sono stati consegnati ai genitori. Denunciato un 14enne. Avrebbero rapinato adolescenti, facendosi consegnare soldi o smartphone. Almeno quattro gli episodi

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FIRENZE

Sono tre, e due non hanno neanche compiuto quattordici anni, l’età "minima" per essere denunciati. Sarebbero stati loro ad intimidire e rapinare ragazzi come loro in piazza Tanucci e più in generale nella zona dello Statuto, nell’arco di sole 48 ore.

Ora, la polizia, ha ricostruito almeno quattro episodi e gli investigatori non escludono che questi casi, e forse anche altri, abbiano tutti per pratogonisti la stessa baby gang, composta da due tredicenni e un quattordicenne.

All’esito dei primi riscontri investigativi, effettuati dai “Falchi“ della squadra mobili, al momento i due giovani non imputabili sono stati segnalati alla Procura dei Minori di Firenze, mentre nei confronti del più grande di età è scattata una denuncia per rapina aggravata continuata e in concorso.

I poliziotti sono ora a lavoro per chiarire le loro eventuali responsabilità e ruoli nelle singole vicende. La prima rapina, per la quale sono intervenute le volanti della questura, risalirebbe a martedì: intorno alle 14.30 la vittima sarebbe stata avvicinata in via Oriani da un gruppetto di ragazzi che, con la scusa di chiedergli un euro, avrebbero finito per rapinarlo di una banconota da 20.

Poche ore dopo, questa volta in via Circondaria, sarebbe andata in scena una tentata rapina: prima di allontanarsi a mani vuote un gruppetto avrebbe frugato addosso a un altro ragazzo.

Il giorno dopo, nella stessa via, sarebbero stati invece in due a finire contemporaneamente nel mirino della banda: gli aggressori avrebbero spinto entrambi contro un muro facendosi poi consegnare soldi - per un totale di 45 euro - e un telefonino.

Ulteriori accertamenti hanno infine portato i poliziotti a collegare questi tre episodi anche con un quarto in fase di ricostruzione, ma che secondo i primi accertamenti sembrerebbe essere avvenuto nella stessa zona e con analoghe modalità, nel pomeriggio di martedì scorso.

Anche in quella occasione un ragazzo sarebbe stato infatti spinto da più giovani - di cui uno anche travisato - e obbligato a consegnare il proprio smartphone.

Sia i due segnalati che il giovane indagato, sono stati riaffidati alle proprie famiglie.

"Purtroppo certi fenomeni stanno accadendo con troppa frequenza in tutta la città. Molti i timori sollevati da famiglie e residenti - commentano i consiglieri della Lega a Palazzo Vecchio, Bussolin, Monaco e Tani -. Ci preme ringraziare l’instancabile lavoro degli agenti di via Zara, che ancora una volta ha permesso di identificare gli autori di determinati reati. È importante però che l’impegno delle Forze dell’ordine vada di pari passo anche con quello della Giunta comunale che non può fermarsi alle sole parole".

ste.bro.

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