di Ilaria Ulivelli  Due nuovi servizi sanitari offerti dal privato sociale. Uno ha già preso il via. L’altro partirà sabato. Sono certo utili perché permettono ai cittadini di trovare risposte ai loro bisogni senza troppe attese e a prezzi accessibili. Ma mettono in rilievo più di un problema: è evidente, infatti, che se c’è ulteriore necessità di ampliare servizi, oltre a quelli già laragmente offerti dal privato e dal privato sociale, significa che scarseggiano le risposte del servizio pubblico.  Sabato la Croce Viola di Sesto Fiorentino inaugurerà il "Pronto bimbi", che prevede visite pediatriche tutti i sabati dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, per il costo di 40 euro. I pediatri (in libera professione) riceveranno agli studi medici di via Petrosa (al centro commerciale) . La prenotazione è obbligatoria e in caso di febbre i bambini dovranno essere preventivamente sottoposti a tampone che può essere effettuato al drive through sempre della Croce Viola (al parcheggio sotterraneo del centro commerciale) al prezzo di 15 euro.  Un servizio comodo, niente da dire. Che si inserisce in un vuoto: il sabato e la domenica i pediatri non ci sono. Eppure con l’attesa (anche troppo) riforma della guardia medica dovrebbero entrare in campo anche i pediatri. Dunque si prevede che la riforma naufragherà anche stavolta, che sarà un fiasco o si scommette alla cieca?  Intanto è già stato inaugurato, a ottobre, il poliambulatorio di Campi Bisenzio messo in piedi dalle farmacie comunali di Farmapiana e dalla Misericordia di Campi Bisenzio che offrono un presidio permanente di prevenzione. Anche in questo caso, lodevole inziativa, ma la prevenzione è un altro di quei temi squisitamente pubblici, sinora ad esclusivo appannaggio delle aziende sanitarie per quanto riguarda l’igiene pubblica, l’alimentazione, la sicurezza sul lavoro e dell’Ispro per quanto riguarda la prevenzione oncologica.  Quindi che cosa sta succedendo? Il privato sociale offre soluzioni in più o supplisce a carenze del servizio sanitario pubblico. Insomma, dove sta andando la sanità? La morsa legata alla carenza di professionisti e la penuria di risorse si fa sempre più stringente. In Toscana e non solo. E’ in questi spazi che si inseriscono le iniziative private, sempre più numerose, che si propongono di tappare buchi sempre più larghi della sanità pubblica. Si sta tagliando e ancor più si taglierà, facendo posto a chi armato di buona volontà ma anche munito di calcolatore non vede l’ora di aggiudicarsi fette sostanziose della torta.  L’esito annunciato di questo percorso sarà tornare a differenziare i giovani dagli anziani e i poveri dai benestanti, come accadeva prima della nascita del sistema sanitario pubblico?  Sono domande importanti alle quali la politica deve dare risposte immediate. Perché se l’iniziativa privata serve a far tornare i conti in equilbrio apparente, lo squilibrio che si verrà a determinare sarà sempre più grande.

Cronaca

di Ilaria Ulivelli

Due nuovi servizi sanitari offerti dal privato sociale. Uno ha già preso il via. L’altro partirà sabato. Sono certo utili perché permettono ai cittadini di trovare risposte ai loro bisogni senza troppe attese e a prezzi accessibili. Ma mettono in rilievo più di un problema: è evidente, infatti, che se c’è ulteriore necessità di ampliare servizi, oltre a quelli già laragmente offerti dal privato e dal privato sociale, significa che scarseggiano le risposte del servizio pubblico. 
Sabato la Croce Viola di Sesto Fiorentino inaugurerà il "Pronto bimbi", che prevede visite pediatriche tutti i sabati dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, per il costo di 40 euro. I pediatri (in libera professione) riceveranno agli studi medici di via Petrosa (al centro commerciale) . La prenotazione è obbligatoria e in caso di febbre i bambini dovranno essere preventivamente sottoposti a tampone che può essere effettuato al drive through sempre della Croce Viola (al parcheggio sotterraneo del centro commerciale) al prezzo di 15 euro. 
Un servizio comodo, niente da dire. Che si inserisce in un vuoto: il sabato e la domenica i pediatri non ci sono. Eppure con l’attesa (anche troppo) riforma della guardia medica dovrebbero entrare in campo anche i pediatri. Dunque si prevede che la riforma naufragherà anche stavolta, che sarà un fiasco o si scommette alla cieca? 
Intanto è già stato inaugurato, a ottobre, il poliambulatorio di Campi Bisenzio messo in piedi dalle farmacie comunali di Farmapiana e dalla Misericordia di Campi Bisenzio che offrono un presidio permanente di prevenzione. Anche in questo caso, lodevole inziativa, ma la prevenzione è un altro di quei temi squisitamente pubblici, sinora ad esclusivo appannaggio delle aziende sanitarie per quanto riguarda l’igiene pubblica, l’alimentazione, la sicurezza sul lavoro e dell’Ispro per quanto riguarda la prevenzione oncologica. 
Quindi che cosa sta succedendo? Il privato sociale offre soluzioni in più o supplisce a carenze del servizio sanitario pubblico. Insomma, dove sta andando la sanità? La morsa legata alla carenza di professionisti e la penuria di risorse si fa sempre più stringente. In Toscana e non solo. E’ in questi spazi che si inseriscono le iniziative private, sempre più numerose, che si propongono di tappare buchi sempre più larghi della sanità pubblica. Si sta tagliando e ancor più si taglierà, facendo posto a chi armato di buona volontà ma anche munito di calcolatore non vede l’ora di aggiudicarsi fette sostanziose della torta. 
L’esito annunciato di questo percorso sarà tornare a differenziare i giovani dagli anziani e i poveri dai benestanti, come accadeva prima della nascita del sistema sanitario pubblico? 
Sono domande importanti alle quali la politica deve dare risposte immediate. Perché se l’iniziativa privata serve a far tornare i conti in equilbrio apparente, lo squilibrio che si verrà a determinare sarà sempre più grande.

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