La bolletta dell’acqua cresce ancora. "Colpite le tasche dei fiorentini"

Il sospetto che il rincaro serva a pagare i lavori del Lungarno crollato

Lungarno Torrigiani, sprofonda parte della sede stradale

Lungarno Torrigiani, sprofonda parte della sede stradale

Firenze, 20 aprile 2017 - Ancora rincari sulle bollette dell’acqua. Dal primo gennaio è scattato l’incremento del 2,9% della tariffa sui servizi idrici, che si va ad aggiungere al +4% dello scorso anno, come deliberato dall’assemblea dell’Autorità idrica toscana. Gli utenti scontano sulla bolletta anche la nuova modalità di tariffazione decisa dall’Autorità per l’energia, il gas e il sistema idrico. Una rimodulazione che non solo ha differenziato le utenze domestiche tra residenti e non residenti, andando a colpire studenti e lavoratori fuori sede, ma ha anche dimezzato la fascia di consumo agevolata, che da ottobre 2016 è scesa da 60 metri cubi a 30, e previsto una sesta fascia, per chi consuma di più, che risulta onerosa per gli utenti.

"Una modifica  – accusa Antonio Esposito, di Confedilizia Firenze – che comporta per le famiglie, in particolare per quelle numerose, un aumento della spesa molto consistente". Qualche esempio? "Una famiglia con un consumo sui 222 metri cubi annui – risponde Esposito – spende oggi più di 1.080 euro di acqua, contro gli 818 che spendeva prima della modifica tariffaria, con un aumento di oltre il 30%. Un single che consuma 55 metri cubi annui passa da un esborso di circa 134 euro a 167 euro, con un incremento di oltre il 20%".

"Alla fine, con tutti questi aumenti – punta il dito Esposito – è facile finanziare i lavori di ricostruzione del Lungarno Torrigiani, che invece il Comune aveva assicurato non avrebbero gravato sui cittadini".

La delibera dell’Autorità idrica toscana, che prevede l’aumento delle tariffe, è del 4 ottobre 2016, un mese prima della conclusione e riapertura del lungarno dopo il crollo. Certo, poteva andar peggio: inizialmente Publiacqua aveva proposto per il 2016 un incremento tariffario del 7,5% e non del 4%, come poi deliberato dall’assemblea dell’Autorità idrica. In realtà, però, gli utenti quell’incremento l’hanno comunque pagato.

Se lo sono trovato in bolletta dal 1 gennaio al 4 ottobre 2016, perché Publiacqua, in attesa della delibera, l’aveva fatto scattare dall’inizio dell’anno. Per quei nove mesi di tariffa pagata più cara del 3%, i cittadini, denuncia Federconsumatori Toscana, ma anche il Forum Toscano dei Movimenti dell’Acqua, non hanno ancora avuto nessun rimborso. In alcuni casi è stato ricevuto, ma con un conguaglio che parte dalle date più disparate, non dal gennaio 2016.

"Publiacqua – spiega Fulvio Farnesi, presidente di Federconsumatori Toscana – avrebbe dovuto restituire quanto dovuto agli utenti immediatamente. Non l’ha fatto e abbiamo chiesto e ottenuto che venisse fatto entro marzo. Invece nelle bollette emesse quel mese non c’è nessun conguaglio".

"Come è possibile che quando un cittadino paga in ritardo una bolletta scatta subito la mora – commenta – e quando invece paga somme non dovute aspetta mesi, e non i 60 giorni di legge, per vedersi rimborsato quanto gli spetta?".

"I rimborsi stanno arrivando", replica Matteo Colombi, dirigente di Publiacqua. "Abbiamo iniziato la restituzione di quanto dovuto agli utenti a fine febbraio. Purtroppo però abbiamo registrato degli errori nel sistema di calcolo. La restituzione è stata sospesa e poi ripresa a metà marzo". In quanto invece ai 5 milioni che la società ha messo per i lavori del Lungarno Torrigiani, Colombi precisa: "Non ci sono in tariffa. Publiacqua è una società in buona salute e per questo ha potuto anticipare quelle risorse".

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